AUTORE: Carla Parolisi
TITOLO: Come tele bianche
GENERE: Narrativa
TRAMA
Zoe è un’insegnante trentacinquenne di storia dell’arte. Fotografa, dipinge e vive la sua vita con passione estrema, ambizione e aspettative che la porteranno, forse, a portarsi dentro un’ansia vera, tangibile, che sparirà solo a seguito di un evento che la sconvolgerà e che la porterà a formulare a tutte le persone che incontrerà sul suo cammino la stessa domanda: “Se potessi tornare indietro nella tua vita, rifaresti tutto ciò che hai fatto?” Nel cercare le risposte, si troverà a risolvere i suoi conflitti interiori con Akira, il nome che darà all’altra parte di sé, quella da costruire e riconoscere. Incontrerà uno scrittore che, in realtà, viene fuori dal suo passato e che la aiuterà a vedersi con occhi nuovi. Nel frattempo ripercorrerà la sua vita attraverso storie e occhi e un flusso continuo di pensieri, arrivando ad avere una sola possibile risposta a tutti i suoi dubbi.
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RECENSIONI
“Chi non ha mai pensato, anche solo per un momento, di ricominciare da zero, […] fare una scelta diversa, dire cose diverse, per costruire la vita perfetta che immagina di poter avere? “. Questa è la domanda che tormenta Zoe e che pone a ogni persona che incontra da quando un terribile evento, ha cambiato la sua vita. Rivolge questa domanda anche all’altra sé, a cui ha dato il nome “Akira”. Zoe e Akira affrontano molti conflitti interiori, avendo per un attimo l’occasione di immaginare una vita diversa da quella che Zoe, ha sempre vissuto. Il romanzo è stato una piacevole scoperta. Scrittura semplice e fluida. Un racconto ricco di riflessioni con un finale a sorpresa, per niente banale.
[©Anna Ciccone]