AUTORE: Luca Murano
TITOLO: I vestiti che non metti più
EDITORE: Dialoghi
GENERE: Racconti
TRAMA
Chi siamo quando nessuno ci osserva? Possiamo davvero sentirci al sicuro? È realmente plausibile, in tali circostanze, riuscire a indossare e sfoggiare la parte più limpida di noi stessi? I protagonisti dei racconti che compongono la presente silloge prendono vita tra le pagine col desiderio di rispondere a queste domande, compiendo azioni apparentemente insignificanti e che invece restituiscono alle storie autenticità e tutta la grazia che può nascondersi dietro le banalità, le paure, le sofferenze e le speranze di cui sono intrinseche le loro esistenze. Una raccolta di outfit dimenticabili, ma di reazioni e gesti indimenticabili perché radicati in profondità in ognuno di noi. Uomini e donne sull’orlo della perdizione, studenti squattrinati, scrittori precari, giocatori d’azzardo, genitori sciagurati e figli egoisti che, con ironia e disincanto, scavano a fondo nella loro interiorità solo per scoprirsi vulnerabili, fallibili e, proprio per questo, umani.
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RECENSIONI
“I vestiti che non metti più” di Luca Murano è un libro di racconti, ventidue per l’esattezza.
Di cosa parlano? Difficile dirlo in breve.
Trattano argomenti tra i più diversi: il libro è come un’immensa pinacoteca, stracolma di quadri con diverse rappresentazioni, solo che qui è possibile vedere dietro alla bellezza di quel momento impresso lì, sulla carta.
Luca offre scorci di vita, dalle più normali a quelle più strane; dallo scegliere un estathè al bar al vedere la vita infrangersi sotto le mani per l’errore di un secondo.
E, come per magia, tirato il velo che dona “normalità” all’evento, ecco apparire infiniti insegnamenti: lezioni dure da apprendere, come sarà capitato a tutti; frangenti che ci cambiano, a volte per sempre, e fanno sì che certi atteggiamenti vengano buttati sul fondo di noi stessi, come i vestiti che non mettiamo più in un vecchio armadio.
L’autore inoltre ha una grande abilità nel descrivere, al punto che si vorrebbe che ogni singolo racconto fosse un libro a sé, perché tanta è la voglia di scoprire cosa è successo prima e dopo quel dato evento riportato.
[©Martina Caruso per Le frasi più belle dei Libri…]