FRASI
“tutto arriva, prima o poi, a distruggere le persone che siamo state o crediamo di essere.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“La voce di mio marito mi carezzò i capelli, mi lisciò le pieghe del collo, frusciò fra le orecchie e la nuca. Chiusi la conversazione, strinsi il telefono fra le mani e ringraziai il miracolo tecnologico che permetteva di lasciarsi invadere da un’altra persona a centinaia di chilometri di distanza, farsi modificare l’umore da lei e chiederle aiuto per resistere.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Il contraltare della paura più nera è sempre un’inaspettata leggerezza”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Non si può desiderare ciò che si ha già, mentre la mia intera vita dimostrava come è facile amare un assente.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“la vita è un “augenblick”, l’irregolarità è la sua unica regola, i fatti scorrono accanto a noi mentre ci illudiamo, un giorno , di dominarli.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“la felicità non esiste ma esistono momenti felici.”
[Nadia Terranova, Addio ai fantasmi]
“Non si finisce di amare qualcuno perché non c’è più […]. Il desiderio non si arrende.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Amiamo le nostre ossessioni, e non si ama ciò che ci rende felici, al contrario. Ci attacchiamo gli uni agli altri, e nessuno è fatto di sostanze nobili.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Arrivò da lontano un dolore familiare, non il languore della malinconia che e’ avido e ha bisogno di nutrirsi, ma il limpido richiamo della tristezza che chiede di arrendersi e basta, una sirena a cui mi consegnai disarmata.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Nessuno sa chi ama davvero , […] dentro quella parola, “amore” , ci stanno talmente tante cose diverse che a vent’anni nessuno dovrebbe nominarla.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Lo Stretto […], il mare che separa l’isola dal continente, quella fascia liquida e sottile affollata dalle navi e, un tempo, dalle feluche per la pesca dello spada, un mare insaziabile, reso feroce dalla calma apparente dei suoi limiti. Non è aperto, imprigionato fra due lingue di terra. Non è aperto e quindi è sicuro e protetto, pensano. Ma ciò che non può estendersi si inabissa senza fine.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“avevo scoperto che i miei occhi quel dolore lo portavano esposto e mi ero convinta che la sua capacità di leggerlo fosse fuori dall’ordinario. Su questa convinzione avevo fondato la nostra vita.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Tutto finisce, anche il dolore. Il passato non è mai lo stesso.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Ognuno di noi ha una casa soltanto, nella vita.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“il danno me l’ero portato addosso in forma di buona educazione. Mentre gli altri reagivano ai dolori facendosi aggressivi, a me l’aggressività veniva meglio dissimularla. L’ultima traccia di mio padre si era nascosta con crudele tenacia nella mia inscanfibile e proverbiale cordialità tanto amata dagli estranei; più mi erano estranei più l’amavano, meno ne sapevano di me più lodavano la mia gentilezza. Il garbo mi proteggeva.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Sapeva senza aver mai chiesto, nell’unico modo in cui bisogna sapere i fatti di chi amiamo, perché li sappiamo e basta.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Che mi piacesse o meno, era stata la nostra vicinanza a produrre il distacco. […].
“Per anni mi son detta che non si può giudicare senza tenere conto della fragilità degli altri, anche la sua, e che in fondo ti aveva lasciato questo: la tua acutezza. Sei sensibile come un sismografo. Ma anche la tua cecità. Siamo tutti fragili, Ida, tu più di tutti. Hai permesso al tuo dolore di divorarti e la tua ferita è diventata più grande di te. Vivi come una schiava, sei la schiava di quello che ti è successo e facevi schiava me. La sofferenza ti rendeva affascinante, ma tu non te ne accorgevi, non vedevi niente, non mi hai mai visto davvero.”[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“il pericolo della felicità degli altri era sempre in agguato, avrebbe potuto offenderci di continuo, non potevamo smettere di difenderci mai: la nostra cordialità presidiava la ferita come un cecchino, difendeva con le armi il confine fra noi al mondo.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
” Quello che vivono le persone nei primi tempi di un rapporto non ha niente a che vedere con quello che accade dopo. Il matrimonio inizia quando quella cosa finisce.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“La memoria è un atto creativo: sceglie, costruisce, decide, esclude; il romanzo della memoria è il gioco più puro che abbiamo.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Giorno dopo giorno mi ero affidata lui, la sua serietà era una roccia e come tutte le rocce aveva pareti su cui poteva essere faticoso, ostile, arrampicarsi”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Capii in quel momento cos’è davvero una madre: qualcosa da cui non esiste riparo. Dicono che una madre dà tutto e non chiede niente; nessuno dice invece che chiede tutto e dà ciò che non chiediamo di avere.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Non funzionano mai le cose quando si trasportano da un’epoca all’altra, stanno bene dove stanno e c’è sempre un motivo per cui i ricordi devono restare nei ricordi e non venire a disturbare il presente”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“La mia testa avrebbe bisogno di riposare, ma non si può, perché oggi il dolore della gente ha preso del mio, e se al mio sono abituata, questo qui invece non so in che modo trattarlo.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Ero diventata brava subito, come accade nelle discipline che impariamo al confine, in una solitudine lontana dalla distrazione degli altri.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“Quello che mi era accaduto mi riguardava, ma era accaduto quando ero troppo piccola perché il mondo me lo riconoscesse.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]
“La vita non si fa con i residui, con quello che ti tieni di scorta. Non ne hai un’altra di ripiego, dove mettere le cose che non fai.”
[Nadia Terranova, Addio fantasmi]