“Borgo Sud” – Donatella Di Pietrantonio

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FRASI

“-Adesso ti preoccupi del mio disagio, – gli ho urlato.
Lui che mi aveva sempre mentito, che aveva finto amore e invece voleva altro, altri. Lui che mi aveva ingannata tutti i momenti di ogni giorno dei nostri anni insieme. Gridavo così, fino a scorticarmi la gola, la radice della lingua.”

[Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud]

 

“Mi ha mostrato il cerchio inciso sulla pavimentazione, il simbolo del Borgo, della comunità marinara.
Rimanere nel cerchio è la forza, la vita, il suo senso. Uscire è perdersi, mescolarsi, andare allo scontro in altri quartieri. Non vale la pena, il pericolo è già nel mare, ogni giorno. Da questo punto non si vede, ma è oltre le file irregolari di case, ora gelido e scuro. È il padrone di ognuno, qui, il luogo della fatica. È la fortuna e la morte.”

[Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud]

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“Il ricordo è una forma di recriminazione. È il perdono che non trovo.”

[Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud]

 

“Certe domeniche d’inverno io e lui non avevamo nemmeno voglia di alzarci dal divano e uscire per le vie della città. Le nostre solitudini affiancate ci scaldavano fino alle ossa.”

[Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud]

 

“Passano altri ricordi, affollati, in disordine. La memoria sceglie le sue carte dal mazzo, le scambia, a volte bara.”

[Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud]

 

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