AUTORE: Dani Atkins
TITOLO: Due varianti di me
TRADUTTORE: Ilaria Katerinov
GENERE: Narrativa
EDITORE: Fabbri
TRAMA
Cosa faresti se il destino ti offrisse una seconda possibilità? Rachel ha vent’anni, amici meravigliosi e tutto il futuro davanti. In tasca, la lettera di ammissione alla più prestigiosa scuola di giornalismo
inglese. Poi, una terribile disgrazia. E due vite diverse che l’aspettano. Cinque anni più tardi… Per la prima volta da quella notte fatale, Rachel sta tornando nel paesino in cui è cresciuta. Sul volto ha una cicatrice, a ricordarle in ogni istante il segno indelebile dell’incidente che ha infranto i suoi sogni e le ha portato via il suo migliore amico. Ma quando per una caduta banale batte la testa e si risveglia in ospedale, tutto intorno a lei è cambiato. È come se il suo mondo, dal momento dell’incidente, avesse preso un binario diverso. Ora ha il lavoro che ha sempre desiderato, un elegante appartamento a Londra, e il suo migliore amico è li, accanto a lei. Sarebbe bellissimo se l’orologio fosse tornato indietro. Ma la vita non funziona in questo modo… o si?
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RECENSIONI
Ho scoperto questo libro per “caso”, girando per il web e leggendo in particolare una recensione dove lo associava (in quanto a pianti) ad un altro libro che ho amato “Io prima di te”. Incuriosita l’ho comprato subito, mettendolo ai primi posti della mia luuuunga lista di libri da comprare. A pagina 50 piangevo già, l’ho divorato in pochissimo tempo, l’ho portato in borsa e lo guardavo spesso, quando non potevo aprirlo mi mancava e quando lo leggevo non volevo più lasciarlo.
Rachel è un personaggio fantastico è coraggiosa e anche testarda e queste due caratteristiche la porteranno a leggersi dentro tante volte, a voler a tutti i costi riprendersi una vita, anche se dolorosa, solo perchè non pensa di meritare quella nuova. Ma in che senso nuova? Bisogna leggerlo per capirlo. Sicuramente leggerò altro di Dani Atkins, scrive in modo scorrevole ma incide dentro emozioni che una volta finito il libro fatichi a mandare via.
Una delle frasi che mi ha colpito maggiormente è questa:
«Questa cicatrice… […] Non significa niente. Non è ciò che sei»
Liberi di interpretarla come si vuole…
[©Anna Rita]