“Fabbricante di lacrime” – Erin Doom

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AUTORE: Erin Doom
TITOLO: Fabbricante di lacrime
EDITORE: Salani
DATA USCITA: 27/05/21
GENERE: Young adult

TRAMA

Fin da bambina Nica ha sempre desiderato avere una famiglia.

Quando a diciassette anni qualcuno decide di adottarla, quel desiderio sembra finalmente avverarsi. Nica è docile, buona, colma di una speranza che la porta a vedere il meglio nel mondo, ma il destino vuole che insieme a lei venga portato via anche un altro orfano, Rigel, l’ultima persona che Nica vorrebbe come fratello adottivo.

Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un’indole spietata, da cui Nica si è sempre tenuta alla larga.

In lui c’è qualcosa di incomprensibile che ha sempre reso il loro rapporto difficile e inconciliabile, e anche se le loro anime sono legate da un passato comune di dolore e mancanze, la convivenza tra loro sembra impossibile.

Eppure Nica è determinata a non arrendersi e a proteggere il suo sogno da qualsiasi ostacolo. Persino quando quell’ostacolo ha due occhi neri e uno sguardo bruciante.

FRASI – “Fabbricante di lacrime” – Erin Doom

 

“…nelle lacrime di cela l’amore e il più compassionevole degli addii. Sono la più intima estensione dell’anima, ciò che, più di gioia o felicità fa sentire veramente umani.”

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“(…)quando vivi solo di desideri e fantasie impari a gioire delle cose più piccole: un quadrifoglio scoperto per caso, una goccia di marmellata trovata sul tavolo, la potenza di uno sguardo ricambiato.”

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“Avrei solamente voluto dire a mamma che a volte la delicatezza non bastava. Che le persone non erano tutte farfalle, e io avrei potuto fare piano quanto volevo ma non si sarebbero mai lasciate maneggiare con cura. Mi avrebbero sempre ricoperta di morsi e graffi, e io
avrei finito per riempirmi di ferite che non potevo curare. Era questa la verità.”
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“Ma la verità è che… le persone che amiamo non ci lasciano mai veramente, sai? Restano dentro di noi, e poi un giorno ti accorgi che sono sempre state lì, dove potevi trovarle solo chiudendo gli occhi.”
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“Ma forse la verità era che c’erano cose destinate a cambiare, nonostante i nostri sforzi. Cose che mutavano inevitabilmente, perché la vita segue il suo corso.”
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“…certe condanne non si scelgono, hanno il colore dei nostri silenzi e il dolore invisibile delle nostre colpe.”
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“Non possiamo scegliere il dolore ma possiamo scegliere come viverlo.”
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“Hai mai visto una stella cadente?
Le hai mai viste brillare nella notte?
Lei era così.
Rara. Minuscola e potente.
Con un sorriso che faceva luce
anche mentre crollava.”
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“Gli avevano detto che l’amore vero non finisce.Non gli avevano detto però che ti dilania fino alle ossa, l’amore vero, quando ti si radica dentro senza più lasciarti andare.”
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“Avevo sempre creduto nelle favole.
Avevo sempre sperato di viverne una.
E ora… c’ero dentro.
Camminavo tra le pagine, percorrevo sentieri di carta.
Ma l’inchiostro grondava.
Ero finita nella favola sbagliata.”
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“Non puoi nascondere un cuore che trema.”
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“Ecco cosa faceva… Mi mordeva con le parole. Lo faceva sempre. Mi sfiorava con le sue provocazioni e poi mi stritolava in un sorriso, facendomi dubitare fino a non rendermi più sicura di niente.”

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“E la bambina disse al lupo:
«Che cuore grande che hai».
«È soltanto la mia rabbia».
Allora lei disse:
«Che rabbia grande che hai».
«È per nasconderti il cuore».”

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“La sensibilità è una raffinatezza dell’anima.”
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“Chi ha la primavera nell’anima vedrà sempre un mondo in fiore.”
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“Forte è chi sa toccare con delicatezza le fragilità degli altri.”
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“Avevo sempre sentito dire che solo un grande potere aveva la forza di cambiare il mondo.
Io non avevo mai voluto cambiare il mondo, ma avevo sempre pensato che, invece, non fossero i grandi gesti o le manifestazioni di forza a fare la differenza.
Per me erano le piccole cose. Le azioni quotidiane. Semplici atti di gentilezza compiuti dalla gente comune.”
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“…gli avevano detto che l’amore vero non finisce.”
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“Le favole non ci insegnano a rassegnarci. Ci spronano a non perdere la speranza. Non ci spiegano che i mostri esistono… ma che possono essere distrutti.”
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“Tu sei… il mio lieto fine.”
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“Ruggire non è dei cattivi.
Ruggire è di chi sanguina e non sa come altro nascondere il proprio dolore.”
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Ho il cuore pieno di lividi ma l’anima piena di stelle, perché alcune galassie di brividi brillano solo sotto la pelle.
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“Non importa se sei distrutto.
Non importa se lo sono io.
Anche i mosaici sono fatti di cocci spezzati.
Eppure guarda che meraviglia.”
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“Quando non riuscirai a vedere la luce guarderemo insieme le stelle.”
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“Non voglio il lieto fine,
voglio il gran finale.
Come quelli dei prestigiatori,
quelli che ti lasciano a bocca aperta
e ti fanno credere, per un istante,
che le magie possano esistere.”
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“Ti amo come solo le stelle sanno amare: da lontano, in silenzio, senza spegnersi mai.”
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“…la verità rende il mondo a colori.”
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«… Tu sei il mio fabbricante di lacrime […] Ognuno di noi ha il suo fabbricante di lacrime… È quella persona in grado di farci piangere, di renderci felici o di straziarci con un’occhiata. È quella persona che dentro di noi… ha un posto talmente importante da farci disperare con una parola, o emozionare con un sorriso. E non puoi mentirle… Non puoi mentire a quella persona, perché i sentimenti che ti legano a lei vanno al di sopra di qualsiasi menzogna».”
Erin Doom, Fabbricante di lacrime – Ed. Salani

RECENSIONI – Fabbricante di lacrime
Scrivo questa recensione in un tempo in cui credo di non riuscire a dare nulla, per cui spero mi perdonerai se non troverò le parole giuste.
Oggi ho bisogno che sia facile, anche raccontarti di questo libro.
Sono diversi giorni che l’ho terminato, ma più vado avanti e più lo vedo sotto altri aspetti.
Ho bisogno di parlarne sulla scia di un bel ricordo, piuttosto che ricoprirmi di cinismo e di parlarti dei suoi difetti.
Nell’insieme ti parlo di un libro che mi è piaciuto.
Se dovessi recensirlo nello specifico invece… però una cosa per me è certa:
non credo sia un libro che debba essere penalizzato, per cui ti inviterò a leggerlo per poi discuterne insieme.
 
È scorrevole, ha diverse frasi meravigliose, la storia incuriosisce e ti cattura; io queste caratteristiche me le sono fatte bastare.
Avevo bisogno di leggerezza e sinceramente questo libro me l’ha donata.
La bellezza che un lettore può percepire da questo testo dipende molto dal periodo in cui lo si legge, dall’età, dalle aspettative; io, purtroppo o per fortuna (dipende dal punto di vista), leggendo una marea di libri sono in una fase in cui cerco lo shock.
Nica e Rigel sono i protagonisti, la loro è una storia tormentata.
Li accomuna un passato burrascoso che li ha modellati insieme ma in maniera differente.
Nica ha sviluppato una sensibilità fuori dal comune, ha fatto della sofferenza un inno alla speranza e spera che un giorno questa sua “delicatezza” che pone in tutto quello che fa venga ricambiata.
Rigel invece ha tanta rabbia dentro, ha una serie di problemi con la gestione di essa e quello che gli riesce meglio è allontanarsi dai sentimenti e da chi potrebbe toccare le corde del suo cuore.
L’autrice in questo libro ha inserito tante problematiche, ma anche tante soluzioni ad esse.
Già questo è un buon motivo per leggerlo.

©AnnaR per @lefrasipiubelledeilibri

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Ai bambini vengono raccontate sempre le stesse favole, le stesse leggende: non ai bambini del Grave. Loro sono speciali, ognuno con la propria storia.
A loro viene raccontata la leggenda del Fabbricante di lacrime, l’unico ad avere il potere di dispensare lacrime, in un mondo in cui non si conoscono i sentimenti. Ognuno di loro porta nel proprio cuore questa leggenda, intrisa di paura, terrore, gli stessi che si avrebbero dell’Uomo Nero.
Nica cresce in un orfanotrofio che le sta fin troppo stretto. Ama la libertà, la natura, ha la delicatezza del nome che porta. Rigel ha una storia diversa da quella di tutti gli altri: non ha perso i suoi genitori in un tragico incidente, ma è stato da loro abbandonato. Non conosce il giorno in cui è nato, né il suo vero nome. Quello che porta, infatti, è stato scelto dalla tutrice del Grave.
Solo con grande fatica riescono alla fine a trarre dalla leggenda del Fabbricante di Lacrime qualcosa di buono: perché, in fondo, esistono lacrime di tristezza, disperazione, ma anche di gioia. E nell’insieme è tutto questo che ti rende vivo. Il sogno di Nica è di avere una famiglia, ma lei cresceva e, più cresceva, più lo vedeva impossibile da realizzarsi. Fino all’arrivo di Anna e Norman…
Pensavo, alle prime pagine di lettura, di non rientrare appieno tra il pubblico a cui fosse destinato questo libro. Andando avanti, mi sono piano piano ricreduta. Mi sono ritrovata nell’idea che ognuno di noi abbia un destino, un nome che ne racconta a tratti la personalità, come nel caso di Rigel e Nica. La loro storia viene raccontata con semplicità, anche se semplice non è.
Ad emergere, in ogni pagina, è la delicatezza con cui vengono affrontati dei temi che toccano il cuore non soltanto degli adolescenti, come lo può essere il primo amore, ma anche l’adozione, la perdita di un figlio,
l’abbandono: la capacità di voler bene agli altri, ma prima di tutto a se stessi, di accettarsi e rimediare così ai drammi del passato.
Non vorrei fare spoiler, ma devo necessariamente esprimere quanto la storia di Nica e Rigel mi abbia ricordato gli amori struggenti, impossibili eppure possibili, che avevo conosciuto in “Cime Tempestose”, “L’angelo caduto”, “Twilight”, senza però ricalcarne la storia o apparire come una imbarazzante imitazione.
Quando vengono raccontati amori così travolgenti, mi sento coinvolta anche io e riuscire ad interrompere la lettura è sempre una grande fatica!Sentirò moltissimo la mancanza di ogni personaggio di questa storia: spero di non pentirmi, ma non vedo l’ora di poter vedere anche il film!
©Eleonora Nicolosi


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