FRASI
“Un uomo che c’è. È uno sguardo. Uno sguardo dietro a tutto. È un modo di guardarti in silenzio che significa tutto per me. Significa che c’è.”
Fabio Volo, Il giorno in più – Ed. Mondadori
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“Forse le cose spaventano quando non si capiscono, perché se non capisci non controlli.”
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“E poi ci sono quelle persone belle da morire… Non belle in senso fisico… belle e basta… Belle perché quando sorridono illuminano ciò che le circonda… Belle perché il suono della loro voce riempie l’aria… Belle perché con un gesto ti rendono felice, belle perché fanno parte di te e ti rendono migliore…”
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“Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell’abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c’ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.”
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“..ho pensato che se un’emozione la senti conviene viverla..””
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“Come quando mandi un sms a una persona che ti piace e non ti risponde subito. Dopo averlo inviato, vai a rileggerlo ogni tre secondi e guardi anche l’ora dell’invio. Conti i minuti, i secondi. Poi guardi gli ultimi che ti ha mandato lei. Perchè tutti, anche quelli del giorno prima, li hai in memoria. E sono li, in fila, uno vicino all’altro, perchè tutti gli altri, quelli che non sono i suoi, li hai cancellati. E’ brutto quando l’ultimo messaggio è inviato è il tuo e devi solo aspettare. Quando hai paura di essere invadente. Quando, come in una partita a scacchi, pensi di aver sbagliato mossa…
Poi magari lei ti risponde e ti accorgi che ti eri fatto tutto un viaggio negativo che invece non esisteva.”
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“Dovremmo imparare a sorridere ogni mattina…
Dovremmo alzarci dal letto,
pensando che quel giorno può essere un giorno perfetto.
Non importa se piove… non importa se non ti va…
non importano i se e i perché…
l’importante è che provi a sorridere,
anche quando ti sembra inutile.
Non si sa mai che qualcuno potrebbe innamorarsi del tuo sorriso!”
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“Pensa a cosa ci saremmo persi se non avessimo avuto il coraggio di noi.”
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“..non ho mai attaccato bottone con lei per paura di diventare uno di quelli che, appena una sorride, subito pensano che ci stia. Poi finisce che una donna non sorride più a nessuno. Non è vero che se la tirano: spesso non sorridono perchè se lo fanno gli uomini pensano subito che ci devono provare..”
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“Mi piaceva da morire quando mi chiedeva di infilarle il filo nella cruna dell’ago, perchè lei non ci vedeva bene. Mi faceva piacere perchè quando si è piccoli sono rare le occasioni di essere utili agli adulti. Se l’avevo vista infilarsi il filo in bocca per fare bene la punta, allora lo prendevo dall’altra parte perchè mi faceva schifo. A volte il filo aveva un microscopico filino che impediva l’ingresso. Ma con un paio di tentativi riuscivo a infilarlo. Era bello soprattutto vederla rammendare le calze, perchè per farlo ci faceva scivolare dentro un uovo di legno.
Aiutavo mia nonna anche quando cucinava i fagiolini e bisognava togliere le punte. Si staccavano con le unghie e si mettevano in una pagina di giornale sul tavolo, poi si buttavano via. Oppure ricordo quando mi faceva stirare i fazzoletti. Mi piaceva arrivare con la punta del ferro da stiro proprio dell’orlo dell’angolo. Sembrava si infilasse un poco sotto. O quando mi chiamava per piegare le lenzuola.”
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“…mi sono seduto sul bordo della vita e con i piedi a penzoloni ho guardato l’infinito respirando il suo profumo…”
Fabio Volo, Il giorno in più – Ed. Mondadori