“L’uomo più felice del mondo” – Eddie Jaku

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AUTORE: Eddie Jaku
TITOLO: L’uomo più felice del mondo
TRADUTTORE: Manuela Faimali
EDITORE: Mondadori
GENERE: Biografie

TRAMA

Questa è la storia di Eddie Jaku, un ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, che ha sopportato deportazioni, atroci brutalità, torture, e in questo inferno ha trovato la strada della felicità. È morto a 101 anni ritenendosi “l’uomo più felice del mondo”. Eddie Jaku si era sempre considerato un tedesco, e poi anche un ebreo. Era un ragazzo sereno e orgoglioso del suo paese. Ma tutto cambiò improvvisamente nel novembre 1938, quando fu picchiato, arrestato e portato in un campo di concentramento.

Nei sette anni successivi, Eddie dovette affrontare orrori inimmaginabili, prima a Buchenwald, poi ad Auschwitz, e infine durante le famigerate marce della morte. In quegli anni Jaku perse tutto: famiglia, amici, persino il suo paese. Ciononostante, guardò negli occhi il mostro nazista, lo sfidò e lo sconfisse sopravvivendo all’Olocausto. Anche nel profondo di quell’oscurità, nera come la notte più buia, Eddie ebbe la fortuna di trovare una piccola scintilla d’amore: il conforto che gli altri prigionieri, ebrei e no, cercavano di darsi vicendevolmente per alleviare il dolore della loro condizione.

E fin da quei giorni tristissimi fece un voto: sorridere per ogni giorno di vita e rendere omaggio, raccontando la sua storia, a tutti coloro che non hanno avuto la sua fortuna.


RECENSIONI

Viste le vicende che in questi giorni stanno riempendo le nostre vite, i giornali e ogni genere di media ho deciso di recensire questo libro, che per giunta ho trovato fantastico, pur trattando un argomento tutt’altro che leggero o piacevole. Leggendo questa testimonianza si ha l’idea di parlare faccia a faccia con il protagonista, che si rivolge al lettore dandogli del tu e definendolo amico.

Con un racconto dettagliato e angosciante, ma mai colmo d’odio, Eddie racconta il suo calvario ad Auschwitz e di come sia riuscito a sopravvivere a quell’orrore attraverso piccoli gesti di carità e gentilezza di amici e sconosciuti. La guerra è sempre un’esperienza devastante per chi la vive: terrore e incertezza prendono il sopravvento annientando la parte umana di ognuno di noi, rendendoci così peggiori delle bestie….ma se si riesce a domare questa componente mantenendo un minimo di amore per se stessi e per il prossimo, allora forse non sarà tutto perduto.

Un libro d’amore, di perdono e di gentilezza che spero possa essere d’aiuto alle generazioni future che forse, meglio di noi, sapranno non commettere gli stessi errori della storia passata e presente!!!
Voto personale 6 su 5

[©Alessia Bombino @il_segna_libro__]

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