AUTORE: Nunzia Alessandra Schilirò
TITOLO: La ragazza con la rotella in più
EDITORE: Byoblu
GENERE: Fantasy
TRAMA
“La ragazza con la rotella in più” racconta la storia di Lilia, una docente universitaria che ha dimenticato di essere una strega e quella di Alice, Mattia, Nadia e Alex, che decidono di dimostrare al mondo di non essere quei falliti che tutti credono. In un giorno come un altro della loro vita insignificante accade qualcosa che cambia per sempre le loro esistenze.
L’incontro con un essere proveniente da un mondo sconosciuto e con poteri soprannaturali, che promette ai quattro di realizzare il loro desiderio di riscattarsi dall’emarginazione in cui vivono, a patto di seguirlo prima nella missione che, se avesse esito positivo, li renderebbe famosi in tutte le galassie.
La missione consiste nello sconfiggere le ombre, esseri umani solo per metà, che manipolano il mondo. Prima, però, i quattro devono aiutare la più potente strega ancora in vita sulla Terra, seppur affetta da amnesia, Lilia. Senza di lei, infatti, è impossibile iniziare e portare a termine la missione.
FRASI
“Sapete almeno che il cuore ha il campo magnetico più grande di qualsiasi altra parte del vostro corpo? Avete idea di quante informazioni invii ogni istante al cervello? E di cosa significhi tutto questo?”
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“Ogni rivoluzione nasce dall’ingiustizia.”
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“Chi ti ama, a volte, è brusco. Non può compiacerti, ti scuote e ti fa soffrire, perché vede meglio di te ciò che tu non puoi vedere, visto quanto sei direttamente coinvolto in una certa situazione.”
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“La gente si aspetta cose strane da chi frequenta la sala d’attesa di uno psichiatra. Ignora che ne avremmo bisogno tutti e che i sani sono coloro che riconoscono di avere un problema, a differenza dei sedicenti sani che, al contrario, chiamano malati di mente quei pochi consapevoli che dagli psichiatri ci vanno di propria iniziativa.”
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“Tutto ciò che ci appartiene sul serio è naturale ed eterno e non è mai possibile perderlo. Anche le persone che amiamo ci appartengono per sempre, perché ci portiamo addosso il sapore delle loro anime. Per sempre, anche quando non le possiamo più vedere. Un giorno, poi, le incontreremo di nuovo.”
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“Dovete immaginare l’inimmaginabile e per farlo, prima, dovete diventare tutto ciò che siete.”
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“Solo chi sopravvive alla siccità è destinato a splendere e niente più attaccherà la sua bellezza.”
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“Oggi come allora, se la donna è considerata brutta o mascolina, è meglio che non lo denunci proprio lo stupro, visto che non le credono. Oggi, le streghe sono quelle donne uccise dai mariti. I giudici non le chiamano più streghe, ma vittime, anche se le trattano comunque da streghe. Agli uomini, infatti, dimezzano le pene, quando proprio non possono assolverli. Le donne sono colpevoli di illudere gli uomini o di causare loro tempeste emotive, scrivono certi giudici. Altri uomini, che uccidono le donne, non vengono neanche processati, perché sono benestanti e dunque non possono essere avvezzi a delinquere, sostengono certi magistrati.
I giudici, quindi, negano che i fidanzati lasciati possono investire la donna che li ha abbandonati e trascinarla per centinaia di metri e infliggerle ogni tipo di supplizio. Poi esistono donne considerate streghe, perché sono minorenni e bellissime.
Queste sono accusate di essere delle lolite, che stregano gli uomini tentandoli. Questi uomini, per difendersi da queste streghe, le stuprano per anni e comprano il loro silenzio, ma non per mondare le proprie coscienze, solo per umiliarle e distruggerle.
Oggi, come in passato, inoltre, esistono donne che chiamano streghe altre donne e, a volte, le accusano di sedurre i loro mariti. Spesso, quelle povere donne devono sopportare ogni tipo di abuso per non perdere il lavoro o i figli.
Quelle donne, chiamate streghe da altre donne, sono solo schiave di certi uomini, magari di proprietari terrieri, che le fanno lavorare nei campi o imprenditori che le sfruttano negli hotel, e non solo come cameriere, per pochi spiccioli.”
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“Comprendere se ami qualcuno è semplice. Tutte le cose importanti sono semplici. Il desiderio di ricevere anche solo uno sguardo da chi ami ti rende vivo. Quando ami, sei vivo per l’eternità.
Se l’amato non ti ricambia, non dirgli mai quanto lo ami.
Non solo perché non puoi usare le parole, che sono inadeguate, come tutto ciò che è filtrato e limitato dalla razionalità, ma perché significa che non è lui che aspettavi.
Se non sente il tuo amore, significa che non puoi amarlo con “tutta la follia della tua anima“, come canta Springsteen.”
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“Più conosciamo, meno abbiamo paura. La cosa più importante da comprendere è quell’amore che non capiremo mai.
Quell’amore che ti rende ciò che sei. Solo quel tipo di amore ti renderà felice.”
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“Chi legge troppo, poi, si distanzia dagli altri, perché gli vengono strane idee.
I libri te le confondono le idee. Non capisci più cosa sia farina del tuo sacco e cosa no. Tutte quelle parole che ti entrano dentro, dove le metti? Come le conservi? [ …]
I libri ti fanno fare cose da pazzi. Ti illudono di essere libero e di avere un senso. Non è meglio, invece, amare le proprie catene? I libri te le fanno odiare, così come ti fanno detestare la mediocrità.
Non capisco come mai i potenti ancora non abbiano vietato i libri. Forse, perché siamo così stupidi che ce li siamo vietati da soli. Certo, se pubblicassero più libri intelligenti, magari qualcuno si sveglierebbe.
Ora, invece, prima devi essere famoso e poi vendi libri inquinanti, che non sono buoni neppure per pulirci i vetri.”
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““Io sono solo un bambino“
“I bambini sono magici. Non lo sai?”
“Davvero? E quale magia posso fare io?”
“Puoi far sorridere le persone e ridare loro la voglia di vivere, per esempio.I bambini sanno far ripartire i cuori che si sono arrugginiti e sanno sciogliere le persone che sono diventate di ghiaccio”.”
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“Il guaio, però, è che non si riesce quasi mai a fare ciò che si vorrebbe. Preferiamo essere schiavi, piuttosto che affrontare la nostra libertà.
Io, per esempio, so che è l’ora di smettere, ma resto legata ai miei tentativi di colmare il vuoto che sento. […]
Sono priva di energia, ma non per pigrizia o depressione.Ho semplicemente intuito che siamo degli schiavi, senza neanche la libertà di sapere cosa siamo e quanto siamo. Sono priva di energia perché, io che intuisco, non ho il coraggio di diffondere la verità.
Figuriamoci di darne prova con la mia vita. Per questo mi abbuffo di cibo, di libri, di pensieri. Cerco invano di colmare un vuoto incolmabile. Devo smettere di illudermi che, se un pensiero è giusto, non scade mai e si ha tutto il tempo di agire domani.
Rimandare a domani è solo un altro modo di non vivere. Sperare e confidare nel futuro sono soltanto camere lussuose che ti trattengono a letto. Restare a lungo nella tana non significa godersi il momento, ma non avere il coraggio di rischiare, di uscire, di vivere.
Perché non mi rassegno alla mia prigione di ombre? Perché sono consapevole di avere scordato chi sono? Questa è una condanna, che mi costringe a vivere.
Per vivere, infatti, devi essere consapevole di non sapere chi sei. Se, invece, sei convinto di saperlo, allora stai solo esistendo. Respiri i giorni fotocopia, che non producono senso.
Se non sai chi sei, puoi spaziare ovunque e aspettarti qualsiasi cosa dall’esercito che ti abita.”
Nunzia Alessandra Schilirò, La ragazza con la rotella in più
RECENSIONI
Lilia è una docente universitaria, stimata e ammirata da tutti gli alunni.
È preparata e ogni volta che tiene le sue lezioni la sua voce sembra incantare tutti, tenendoli incollati alle sedie, facendo perdere la percezione del tempo. Eppure nella sua vita privata Lilia ama stare in silenzio, è molto introversa, solitaria, silenziosa. Le uniche creature con cui parla sono le sue piante e Sincro, la sua amica farfalla.
Il suo più grande amore è sua sorella Rosa, esteticamente identica a lei ma con un carattere totalmente opposto, eppure in grado di diventare così simile, a volte, da non farle più comprendere chi sia chi. Ma quando Lilia incontra Luca, un suo collega, il suo essere schiva cambia d’improvviso.
Con Luca è amore a prima vista, come anime legate chissà in quali altre vite, pronte a riconoscersi sempre, superando ogni dimensione. Proprio quelle stesse dimensioni che spesso confondono Lilia. Sì, perché spesso le capita, mentre svolge azioni quotidiane, di ritrovarsi in altri posti, tempi, di cambiare forma, pensiero.
Cambiare forma, pensiero è tutto ciò che Nadia, Mattia, Alex e Alice possano desiderare. Tutti e quattro sono in cura dal medesimo psichiatra e solo dopo essersi più volte trovati nella stessa sala d’aspetto, iniziano a interloquire tra loro. Tutti loro sono affetti da diversi disturbi che li rendono, agli occhi della società, diversi, emarginati, da allontanare. E ciò che desiderano è solo sentirsi capaci, apprezzati.
E a questo ci penserà Lor, una strana entità che apparirà loro e li porterà in un luogo sconosciuto, rivelandogli segreti enormi e affidando loro una missione: dovranno intercettare la strega più grande di tutti i tempi, che dimora sulla Terra, e solo dopo averla aiutata, lei aiuterà loro.
Questo evento porterà alla luce infiniti pianeti, galassie, angeli, demoni e ombre esistenti nell’intero universo. Niente sarà più come appare. I morti cammineranno insieme ai vivi; la realtà diventerà finzione; i sogni saranno il portale verso la vita vera. Sul pianeta Terra questo è sconosciuto alla maggior parte degli abitanti, eppure insieme a loro abitano le ombre, che conoscono bene il funzionamento di questi meccanismi extraterrestri e che cercano di soggiogarli per ottenere il potere e il comando su di loro e sulle loro anime.
Nunzia Alessandra Schilirò, con impeccabile precisione e attenzione, dà vita ad una storia che ribalta il comune sapere e sentire. Racconta un mondo che dista anni luce dalla “realtà”, perché ciò in cui non si crede diventa automaticamente invisibile alla vista. Dove gli antenati erano gli esseri veramente evoluti, consci del fatto che esistono tante persone quanti sono gli stati d’animo; che nelle galassie abitano altri noi, in grado di prendere le scelte e vivere quelle esperienze che noi rifiutiamo per paura.
E noi, schiavi del raziocinio, di tutto ciò che è tangibile, del “non credo se non tocco”, consumiamo una vita lontano dalla nostra vera natura, dal nostro daimon interiore. Seppelliamo ciò che siamo veramente per muoverci in un’esistenza grigia, monotona, ripetitiva, mutilando la nostra anima del suo vero nucleo.
Immaginate questo libro come un immenso oceano nel quale state per tuffarvi. Lasciate sulla riva ogni costume, credenza, ovvietà e tuffatevi. Solo così potrete esplorare e cercare di comprendere l’estroso mondo che l’autore crea.
Sofisticato, folle e geniale al contempo, questo libro difficilmente verrà dimenticato da chi avrà l’ardire di arrivare fino alla fine.
©Martina Caruso per Le frasi più belle dei Libri…