“La violoncellista di Verona” – Alyson Richman

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FRASI

“Elodie suona con tanto sentimento ed emozione che ne rimane stordito, mentre la mente svanisce. […]
Elodie continua a suonare a occhi chiusi. Sprofonda sempre più nella musica, con l’archetto che si alza e poi sfrega sulle corde, mentre si abbandona al pensiero di Luca. […]
Elodie torna a concentrarsi sul finale. È a sua volta scarmigliata, con i capelli sciolti. È quanto più vicino a fare l’amore possano giungere due persone senza toccarsi. Mediante la sua musica, quell’atto così sacro ed intimo, Elodie ha trasmesso a Luca il proprio codice invisibile.”

Alyson Richman, La violoncellista di Verona – Piemme

“È rimasta commossa dal modo in cui Luca maneggiava i romanzi. Dal rispetto che nutre x quelli oggetti, a cui palesemente attribuisce immenso valore. La conforta sapere che apprezza i libri tanto quanto lei ama il violoncello.”

Alyson Richman, La violoncellista di Verona – Piemme

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“Inoltre, nell’odore delle librerie c’è un qualcosa che Elodie trova stranamente confortante. Si domanda se sia il sentore dell’inchiostro e della carta, oppure quello della rilegatura, dello spago e della colla. Forse è l’odore della conoscenza. Informazioni. Pensieri e idee. Poesia e amore.
Il tutto combinato insieme in un luogo tranquillo e perfetto.”

Alyson Richman, La violoncellista di Verona – Piemme

“Quella risata era la musica più bella che lui avesse mai udito. Come se Dio avesse catturato la luce del sole per poi sprigionarla attraverso di lei.”

Alyson Richman, La violoncellista di Verona – Piemme