AUTORE: Jessica Tommasi
TITOLO: Necrotica: Trama di un sogno e sottile raso d’incubo
GENERE: Poesie
TRAMA
“L’Immortalità ha da sempre affascinato l’uomo. Sacerdoti, alchimisti, ricercatori basano i loro studi per prolungare la vita umana quanto più possibile, per combattere la paura della morte. Poi ci sono i Vampiri. Il lapislazzuli non protegge dalla luce del sole, che è rigorosamente vietata. I sentimenti scemano pian piano, lasciando solamente una gran collera dentro di te, una furia incapace di essere colmata anche col sangue. Doversi attenere a Patti Antichi andando contro il tuo essere, dover rifuggire le persone che si amano, con cui si è stretto un profondo legame. Dover mentire sulla propria identità, sulla propria età, mostrarsi più stolti ed ignoranti di quanto non si è davvero. Dover custodire il segreto dei Secoli passati. Dover combattere contro superstizioni umane. È la dannazione, non il raggiungimento della Perfezione. I Figli vanno scelti con cura. Coloro che hanno un animo predisposto all’adattamento e alla sapienza. Coloro che sono pronti a rinunciare a tutto, senza paura, seppur con riverenza. Coloro che non pongono mai interrogativi, ma sottomettono il loro volere ai più Anziani. Coloro che sono fedeli e che mai mostrano pentimento. Quindi pensateci. Pensateci prima di compiere un passo su un terreno instabile e pregno di dolore, di rabbia, d’insoddisfazione, di vendetta. Questa è la Condanna più grande che Dio potesse dare.”
RECENSIONI
“Necrotica”. Trama di un sogno sottile raso d’incubo” é il titolo del libro della giovanissima Jessica Tommasi pubblicato nel Marzo del 2016. Il libro in realtà è una raccolta di poesie che culminano poi in un racconto bonus nel finale. Nonostante la sua giovane età, l’autrice ha saputo trasmettere in modo profondo ai suoi lettori la sua inclinazione e la sua passione verso il gotico, attraverso uno stile quasi ermetico nella maggior parte delle poesie, il quale ha permesso a queste ultime di radicarsi nella mente e nell’animo del lettore indelebilmente. L’autrice ha dato così voce alle proprie esperienze di vita, ai propri sentimenti sia positivi che negativi e alle proprie passioni incarnandole nella figura del vampiro, una costante nel libro, descritta in ogni sua piccola sfaccettatura affinché il lettore potesse conoscere non solo un lato ma l’essenza del “vampiro” a tutto tondo.
Lo stile da lei utilizzato, scorrevole, impegnato ma soprattutto spigoloso e pungente ha dato alle poesie quel tocco in più che ha contribuito all’emergere nel lettore di sentimenti addormentati o addirittura sconosciuti poiché determinati argomenti andavano a pungere su eventi della propria vita che magari si aveva volontariamente deciso di dimenticare e a risvegliarli in maniera più vasta e acuta. Le poesie che più mi sono piaciute sono state “stanza di reclusione”,”turbinosa”, “obsecration” e “nostalgia” e a questo libro ho dato 4 stelle su 5 cioè quasi il massimo perché il genere poetico di solito non mi attira invece questo libro non solo mi ha incuriosito ma mi è entrato nel cuore e anche perché del genere gotico/dark fantasy ho letto pochissimo perciò questa è stata una sfida con me stessa, cui l’esito è stato decisamente soddisfacente.
[©Gio]