“Persuasione” – Jane Austen

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AUTORE: Jane Austen
TITOLO: Persuasione
TRADUTTORE: Anna Luisa Zazo
EDITORE: Mondadori
GENERE: Narrativa

TRAMA – Persuasione

Composto tra il 1816 e il 1817, Persuasione è l’ultimo romanzo completo della Austen, scritto poco prima dell’aggravarsi della malattia che la portò alla morte. Pubblicato postumo dal fratello dell’autrice, il libro narra le contrastate vicende di due giovani, Anne, figlia di un baronetto, e Frederick, ufficiale di marina.

I due si amano, ma la ragazza presto si lascia persuadere dalla famiglia a rinunciare all’innamorato, di natali troppo umili. Frederick scompare per sette anni; quando torna, è un uomo ricco e influente, ma ancora pieno di rancore per essere stato abbandonato da Anne. Costei, ormai donna, si rende conto di averlo sempre amato, e solo dopo lunghi tentativi riuscirà a superare l’ostilità e il risentimento dell’uomo. Con uno scritto di Virginia Woolf.

FRASI

“Non vi è quasi alcun difetto fisico che un modo di fare simpatico non faccia a poco a poco perdonare.”

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“Il cuore di chi è sfuggito di recente a una forte sofferenza o sta per riavere la benedizione della salute, è generoso”

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“Era stata costretta ad essere prudente da giovinetta, ma crescendo aveva imparato a essere romantica: naturale conseguenza di un inizio innaturale.””

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“E, per quanto non avesse alcuna ragione […], sentì che era assolutamente impossibile, conoscendolo come lo conosceva lei, immaginare che anche lui non ricordasse.”

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“Non conversavano insieme, non si parlavano se non per scambiarsi i saluti richiesti dalla più elementare buona educazione.
Una volta avevano rappresentato tanto l’uno per l’altra! Ora nulla! Vi era stato un tempo in cui, avrebbero trovato estremamente difficile smettere di parlare tra loro. […] non potevano esservi stati altri due cuori così aperti, altri gusti così simili, altri sentimenti così all’unisono, altri volti così amati.
Ora erano come estranei; no, peggio che estranei, poiché non avrebbero mai potuto diventare amici.
La loro era un’estraneità perpetua.”

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“Devo imparare a sopportare l’idea d’essere più felice di quanto io non meriti”.

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“Certamente non vi dimentichiamo così in fretta come voi dimenticate noi. Forse è il nostro destino più che un nostro merito. Non abbiamo altra scelta. Trascorriamo il tempo relegate in casa, quietamente, a tormentarci per i nostri sentimenti.”

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“Il vostro sguardo mi dice con chiarezza che l’altra sera eravate in compagnia della persona che giudicate la più gradevole al mondo, la persona che in questo momento v’ interessa più di tutto il resto del mondo messo assieme”

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“Vi offro di nuovo il mio cuore che è ancor più vostro di quando lo spezzaste quasi otto anni e mezzo or sono.
Non abbiate l’ardire di affermare che l’uomo dimentica più in fretta della donna, che il suo amore finisce prima.
Non ho amato che voi. Ingiusto posso essere stato, debole e risentito lo sono certamente stato, ma incostante mai.
Per voi soltanto sono tornato a Bath e senza di voi non posso immaginare il mio futuro.”

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“Fatti e opinioni che devono passare attraverso tante persone, per essere mal interpretate dalla stoltezza dell’uno, e dall’ignoranza dell’altro, non possono presumibilmente presentare molta verità alla fine.”

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“Il difetto peggiore di un carattere debole e indeciso consiste nell’impossibilità di esercitarvi un’influenza costante. Chiunque può fargli mutare opinione o atteggiamento. Chi vuole essere felice sia fermo.”


RECENSIONI

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