“Resto qui” – Marco Balzano

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Resto qui Marco Balzano
FRASI  Marco Balzano Resto Qui

“Odio piangere […] perché non mi consola. […] Invece bisogna curarsi, stringere i pugni anche quando la pelle delle mani si copre di macchie. Lottare a prescindere”

Marco Balzano, Resto qui – Einaudi

 

-Perché vuoi stare qui se rimarremo senza lavoro, se non potremo più parlare tedesco, se distruggeranno il paese?

-Perché qui ci sono nato, Trina. Ci sono nati mio padre e mia madre, ci sei nata tu, ci sono nati i miei figli. Se ce ne andremo avranno vinto loro.-

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

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“La conosceva bene la gente, lui che da tutta la vita girava il mondo. Era uguale ovunque, assetata solo di tranquillità. Contenta di non vedere. […] E il suo lavoro non andava mai in crisi perché cresceva dove c’era la fiducia inerte nel destino, la fede assoluta in Dio, l’incuria degli uomini assetati solo di tranquillità.”

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

“Non so come fosse possibile, ma se mi metteva il foglio davanti le parole mi uscivano da sole. Davano corpo alla rabbia che non sapevo di avere.”

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

“Io tutte le volte che potevo andavo con lui. Avevo paura che si ritrovasse da solo. Da solo con le sue grida. Con la sua furia impotente. Lo volevo proteggere dall’abbandono degli altri.”

Marco Balzano, Resto qui – Einaudi

 

“Nemmeno la croce di Cristo si conciliava con i miei pensieri, perché io continuo a credere che non valga la pena morire sulla croce, ma meglio è nascondersi, farsi tartarughe e ritirare la testa nel guscio per non guardare l’orrore che c’è fuori.”

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

“[…] è stata una vita dura ma sopportabile perché anche i dolori più osceni come la tua scomparsa li ho vissuti insieme a tuo padre e non mi sono mai sentita sconfitta fino a voler dare la vita ai cani. Ci avessero domandato quel giorno qual era il nostro desiderio più grande, avremmo risposto che era continuare a vivere a Curon, in quel paese senza possibilità da dove i giovani erano scappati e tanti soldati non erano più tornati. Senza voler sapere niente del futuro e senza nessun’altra certezza. Solo restare.”

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

“Si muore solo per la stanchezza. La stanchezza che ci danno gli altri, che ci diamo noi stessi, che ci danno le nostre idee. […] Non era più niente di quello che voleva essere e la vita, quando non la riconosci, ti stanca in fretta. Non ti basta nemmeno Dio.”

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

“Forse l’unico modo di continuare a vivere è farsi altro, non rassegnarsi a stare fermi. Certi giorni me ne pento, ma è tutta la vita che mi succede così. D’improvviso devo disfarmi delle cose. Bruciarle, strapparle, allontanarle da me. Credo sia la mia strada per non impazzire.”

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

“Andare avanti, come diceva Ma’, è l’unica direzione concessa. Altrimenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato. Come i pesci.”

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

“Non c’è tempo per fermarsi a dolersi di quello che c’è stato quando non c’ eravamo.
Andare avanti è l’unica direzione concessa.
Altrimenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato. Come i pesci.”

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

-Se Dio ci ha fatto gli occhi davanti ci sarà un motivo!
È in quella direzione che bisogna guardare, altrimenti li avremmo di lato come i pesci! – ripeteva severa.

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

“Guardo le canoe che fendono l’ acqua,
le barche che sfiorano il campanile, i bagnanti che si stendono a prendere il sole.
Li osservo e mi sforzo di comprendere.
Nessuno può capire cosa c è sotto le cose.
Non c’è tempo per fermarsi a dolersi di quello che c è stato quando non c’ eravamo.
Andare avanti come diceva Ma’ , è l’unica direzione concessa.
Altrimenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato. Come i pesci.”

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]

 

Una goccia alla volta, sempre sullo stesso punto della fronte, fin quando la testa si sfonda.
Mi tornava in mente la donna grassa sulle montagne quando mi faceva coraggio: “Dai che neanche oggi siamo morti!” e nessuno poteva dire più di così.

[Marco Balzano, Resto qui – Einaudi]