AUTORE: Andrea Capuccini
TITOLO: Sola con me: La vita asimmetrica di Sally
EDITORE: Brè Edizioni
GENERE: Narrativa
TRAMA
Si sentiva già cullata e accolta nel dolce grembo della morte, a lungo sospirata lassù a cavalcioni del cornicione a trenta metri dalla strada. Non era ancora né vecchia né giovane, ma gli anni le pesavano come quelli di una matriarca carica di giorni, di anni e di affanni. È decisa. In fondo basta un salto, un semplice salto. Le lettere dell’alfabeto incise sulla vecchia pergamena della sua vita sembrano volteggiare nell’aria afosa e sparire nel vuoto ingoiate dalla brezza che sale dal mare, resiste l’ultima, l’omega dell’addio. Un tocco leggero, quasi una carezza. Alle spalle un angelo sotto le mentite spoglie di un carabiniere stanco dopo una giornata di lavoro in pattuglia. Due chiacchiere soltanto, questo è tutto quello che può estrarre dal suo tascapane di pellegrino. Ma quell’angelo custodisce un segreto: recuperare quelle lettere sfuggenti dall’alfabeto della vita per intrecciarle in parole che germinano in un autentico dialogo e in un racconto che disvela la storia di un’anima. È questo il segreto che coinvolge e affascina il lettore di queste pagine, dove il narrare si rivela nel suo vero volto come una lotta e una vittoria sulla morte. Il filone d’oro che l’autore, attraverso uno scavo paziente, vuole far scoprire è quello di invitare a riflettere sul valore della parola che, trovato un cuore capace di ascolto, si scioglie in un’autentica narrazione che redime una vita. L’angelo carabiniere, venuto chissà da dove ma certamente ricco di una sapienza non appresa dai manuali della caserma, di una cosa è certo: di dover entrare nel cuore della donna non con la forza della dialettica ma con la debolezza e la dolcezza della parola. E se il lettore percorrerà fino in fondo l’itinerario dell’esistenza dal sapore acre della protagonista potrà incontrare una donna rigenerata, capace di generare vita non più come frutto del grembo ma come dono di sé.
RECENSIONI
Sally è seduta sul parapetto del tetto di un palazzo dove ha vissuto per anni con il suo ex marito. Le gambe penzoloni che danno sulla strada, a diversi piani di altezza. Se ne sta lì, con quella scatolina in legno tra le mani, la cosa più preziosa che la vita le ha donato e che poi le è stata tolta brutalmente.
Infatti, Sally nella sua vita ha solo perso. Non sa cosa sia la felicità, che ha rincorso per anni prima nell’ambiente familiare e poi in un tetro collegio che ha spento completamente quella flebile fiammella di speranza ancora accesa dentro sé.
Ha perso mentre rincorreva l’amore e l’approvazione di sua madre; ha perso quando in collegio subiva punizioni e rimproveri tra gli occhi distanti delle compagne; ha perso quando ha deciso di sposare Franco, che tornava la sera sempre ubriaco, dopo aver buttato via i guadagni di Sally. Per un momento ha pensato di poter conoscere la felicità, con l’arrivo di suo figlio Francesco, ma niente si può contro un destino che corre dritto come un treno, senza badare a nulla. E così, Sally ha perso di nuovo.
Mario è un giovane carabiniere, sta uscendo dal supermercato quando la sua attenzione viene attirata da quella figura seduta sul cornicione di un palazzo. Sa che non può far finta di nulla, non deve.
Dopo poco Mario e Sally si ritrovano seduti l’uno di fronte all’altro e quella che comincia è una conversazione che scava tra le ferite più profonde di Sally.
Sally è arrivata a settant’anni inoltrati passando sempre di sfuggita nel mondo, nessuno l’ha mai notata, si è mai interessato a lei. Nessuno ha mai provato a capirla.
La donna non ha più un motivo per vivere, qualcosa che la convinca a continuare ad affrontare il dolore di una vita che l’ha derisa e lasciata ai margini. Così l’incontro casuale con Mario, come uno scherzo del destino, ribalta le carte in tavola. Ora un motivo per continuare a vivere Sally ce l’ha: Olimpia, figlia di Mario, ha bisogno di un trapianto di reni e solo Sally può salvarla.
Questa motivazione convincerà Sally a non tuffarsi giù? Riuscirà a riscattare la donna da anni di sofferenze e dolori?
“Sola con me – La vita asimmetrica di Sally” è un totale inno alla vita. Dalla prima all’ultima pagina, il libro urla forte il messaggio per cui la vita è un bene prezioso, sempre. Nonostante i dolori, le umiliazioni, le delusioni, la morte. E che la bellezza si nasconde nelle cose più impensate e disparate. Dettagliato e coinvolgente, lineare anche se a volte eccessivamente “composto”, questo libro e il suo autore saranno una piacevole scoperta.
[©Martina Caruso per Le frasi più belle dei Libri…]