Quando un libro parla – L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso

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Avevo provato una volta a leggerlo ma le prime pagine non mi avevano particolarmente catturata e così avevo deciso momentaneamente di lasciarlo da parte.
Ho dato spazio a tanti libri, finché mi son detta “è arrivato il momento”.

Non ti nascondo che nelle prime pagine non mi prendeva e ho pensato davvero di lasciarlo da parte ancora, ma sono un tipo che non si arrende facilmente e quel “è arrivato il momento” mi spingeva ad andare avanti. Ho continuato per altre poche pagine e all’improvviso, senza accorgermene mi sono ritrovata a finirlo ?

La protagonista è Vani ed è uno spasso, mi piace definirla come quella vocina che ronza nelle nostre teste quando vuoi dire qualcosa di getto ma che per svariati motivi tieni dentro.

È un personaggio che lascia il segno, vuoi prendere il meglio di lei, ad esempio la franchezza.
Troppe volte ci si pone il problema di cosa dire e non dire, teniamo tutto dentro e poi un giorno questo esplode con la persona sbagliata e se non esplode ci consuma.

Penso vivamente ci si debba liberare di tante parole, con rispetto certo, ma farlo senza permettere che queste si trasformino in armi che possono ucciderci e uccidere.

Forse molte volte è la paura di non essere capiti, di offendere o chissà cos’altro; la paura ha lo scopo di farci stare male e la maggior parte delle volte quando la sia affronta si dimostra solo per quello che è, qualcosa di astratto che a volte comprende solo un atteggiamento negativo verso un presunto pericolo, appunto “Presunto”.

E allora? cosa fare? lasciamole volare le parole, a volte cercheremo sinonimi per non ferire, va bene… l’importante è che escano…

Trama e frasi