Quando un libro può far male…

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Ho appena terminato “L’amore imperfetto” di Nunzia Volpe.

Sono certa che quando un libro riesce a toccarti nel profondo, a toccare quella corda che proteggi gelosamente, significa solo una cosa, che il libro non è scritto con l’inchiostro ma con il sangue.

Non scriverò una recensione, quella la puoi trovare QUI

Vorrei invece provare a scrivere quello che questo testo mi ha trasmesso, per capire se nella tua vita ti è mai capitato.
Mentre lo leggevo dovevo prendere aria, una sensazione forte al petto che mi faceva praticamente piangere ad ogni pagina.

Sentivo il mio cuore scorticarsi davanti agli eventi che si susseguivano pagina dopo pagina, come se fossi la mamma di quella bambina, non amata e costretta ad accettare una vita che in realtà si era scelta, non calcolando le conseguenze; la figlia di quella mamma, abusata psicologicamente, la nonna con suo figlio violento con una colpa nel cuore e un figlio costretto a sposarsi con una donna che non ama, con dentro una rabbia accecante forzato ad accettare un matrimonio per rispetto della propria famiglia. Insomma una famiglia devastata per una scelta fatta per “apparenza” e non con la ragione.

Quando c’era violenza sentivo le botte, e le ferite sanguinavano anche nel mio cuore.
Il dolore descritto in quelle righe era percepibile, quasi reale.
Allucinante direi ma bello perché ti fa comprendere una realtà diversa che chi ha la fortuna di nascere in una famiglia amorevole non conosce.

Il libro ovviamente non è solo questo, c’è amore, speranza, rinascita… termina e senti che il dolore di Sofia viene sputato fuori.

Insomma questo libro è stato un viaggio mistico ? Ve lo consiglio.

 

Ci sono altri due libri che mi hanno parlato allo stesso modo e che vi consiglio

Valentina D’urbano, Il rumore dei tuoi passi
Enrica Aragona, Sangue sporco