AUTORE: Kerstin Gier
TITOLO: Lost at present
TRADUTTORE: Maria Alessandra Petrelli, Mara Ronchetti
EDITORE: Corbaccio
DATA USCITA: 29/08/2023
GENERE: Fantasy
TRAMA – Lost at present
Compagni di scuola: un legame particolare, che a volte sbiadisce nell’indifferenza, a volte resta simpatia oppure antipatia, a volte diventa qualcos’altro, a prescindere dal punto di partenza…
Quinn e Matilda hanno tante cose che li separano, ma un legame potente che li unisce e che li rende speciali: entrambi appartengono al mondo di tutti, ma Quinn può anche oltrepassare la Soglia, una dimensione in cui prendono vita creature immaginarie, idee e desideri.
E Matilda, con la sua curiosità e la sua intelligenza, è l’unica persona che riesce ad aiutarlo a districarsi in questa realtà parallela.
Una realtà fantastica ma al contempo pericolosissima, perché è abitata anche da presenze oscure e minacciose che vogliono condizionarla eliminando tutti coloro che nel mondo degli uomini sanno dell’esistenza della Soglia: e in particolare Quinn, che sembra destinato ad avere un ruolo speciale.
Ma Quinn può contare su Matilda e sulla forza che insieme sprigionano e che è determinata ben più dalla sfera dei sentimenti che provano l’uno verso l’altra che non dai poteri soprannaturali…
Lost at present

RECENSIONI
“Lost at present” è il secondo libro di una serie intitolata “Nontiscordardimé”.
Il rischio di raccontare un libro che è il sequel di una trilogia, è quello di dire troppo o troppo poco, ci proverò dicendovi poco della trama e qualcosa in più delle sensazioni che suscita nel lettore.
Quinn e Matilda sono i nostri due giovani protagonisti; intorno a loro le vicende si snodano susseguendosi velocemente, nuove alleanze, nascono amicizie, sorprese, litigi e anche malvagità…
La scrittura è frizzante e molto scorrevole, sebbene le descrizioni degli ambienti e degli eventi siano talmente minuziose, ricercate, da pensare impossibile si combinino a tanta fluidità nello scorrere.
Il ritmo della narrazione è incalzante, ed avvolge il lettore; diversamente, la scrittrice si sofferma poco nella descrizione dei personaggi, sia a livello psicologico che fisico.
A mio parere sembra una cosa voluta perché dona al lettore la possibilità di vivere il fantasy in prima persona.
Altra preziosa dote della scrittrice, è la capacità di viaggiare nel tempo in maniera leggera, quasi in punta di piedi: più che “un viaggio nel tempo”sarebbe forse meglio definirla “una passeggiata nel tempo”, e questo da un grande valore soprattutto alla trama, che cattura l’attenzione a tutto tondo, senza mai picchi di discesa.
Kristine Gier è obiettivamente la signora del fantasy.
Consiglio vivamente il libro agli amanti del genere.. e perché no, anche a chi non ci si è mai avvicinato: tassativo, però, leggere l’intera Trilogia, altrimenti ci si perde tutto il piacere che la scrittrice sa dare.
©Cinzia Gregnanin per @lefrasipiubelledeilibri
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