“Abel” – Alessandro Baricco

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AUTORE: Alessandro Baricco
TITOLO: Abel
GENERE: Narrativa
DATA USCITA: 07/11/2023
EDITORE: Feltrinelli

TRAMA – Abel

Ha ventisette anni, Abel, quando diventa leggenda. Ha messo fine a una rapina sparando simultaneamente con due pistole contro obiettivi diversi. Un colpo detto il Mistico, che pochi sono in grado di mettere a segno con la sua precisione.

È lo sceriffo della cittadina di un Ovest immaginario ed è innamorato di Hallelujah Wood, una donna che ha addosso una specie di mistero, mani piccole e labbra orientali. Anche lei lo ama: ogni tanto parte senza che lui sappia dove va – “passiamo senza fermarci, è inteso così” –, ma torna sempre. La madre di Abel, invece, anni prima se n’è andata per non tornare mai più. Ha preso i quattro cavalli migliori e ha lasciato lui, i fratelli e la sorella al loro destino.

Una bruja una volta gli ha detto: “Sarà molto doloroso, ma un giorno, Abel, te lo prometto, nascerai”.

Alessandro Baricco dà vita a uno straordinario romanzo che è una storia spirituale, sapienziale, e al tempo stesso un western dove la scrittura è geometrica e il racconto visionario.

FRASI

«Siamo già stati dove non siamo mai stati, e anzi, a dirla tutta, veniamo da lì.»

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Ogni anima è l’unica anima, e noi tutti un unico respiro.
Io e te, un unico respiro? Guardati, bruja. Cosa ho a che fare io con te?

Puoi anche non crederci, ma io scorro nel tuo sangue, e il tuo cuore batte nel mio.

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Forse da bambini non si fa altro che rinunciare alla propria vita per salvare quella della propria madre.

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Non c’è niente di particolarmente difficile da capire, disse alla fine. La vita corre comunque, non ha bisogno di noi per farlo. Corre di padre in figlio, nei gesti più stupidi e nelle grandi curve della Storia, corre dappertutto e in ogni direzione. Noi c’entriamo poco, fa tutto da sola. Se vi dovesse accadere di incrociarla, non abbiate paura. Datele una mano e godetevi lo spettacolo.


RECENSIONI

Ultima fatica di Baricco ed io non potevo non leggerlo. A me Baricco piace proprio.
E cosi mi butto in questo “western metafisico”, così é stato classificato come genere, e dopo una certa fatica iniziale mi vedo con i piedi in mezzo a tanta terra, annuso polvere da sparo e sento calore sulla pelle.
Sono in quella storia e vedo Abel Crow e non posso fare a meno di “amarlo”. Leggo questa storia sentendo mio padre vicino, lui amava il genere Western, e così anche non volendolo sento musiche famose in sottendono, sento il rumore di quegli stivali, degli speroni e dei corpi che cadono a terra privi di vita dopo un colpo perfetto sparato con freddezza.
Strano ma più leggo e più mi piace, perché? Perché Baricco porta il lettore in una terra lontana, in una epoca lontana ma lancia perle filosofiche, teologiche, sociologiche, mistiche che non possono non far restare il lettore incollato alle pagine. Si parla d’amore, Abe, che ha del buio dentro, ama in modo profondo Halleluja.
Ama i suoi fratelli, sua madre, il suo lavoro. Ama sparare, “sente il brivido e spara”, ed é la sua vita e ama il fatto che spara dalla parte giusta della legge. La notte però non dorme…l’insonnia gli ricorda che dentro il buio grida, ha bisogno di “nascere”. Baricco scrive divinamente una storia in cui é impossibile non sottolineare frasi, rileggere, tornare indietro e poi rallentare la fine.
Abel é un personaggio che non voglio dimenticare perché mi ha dato una visione della vita che mi mancava…
Consigliatissimo.
©Maria Elena Bianco

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