“Absence” – Chiara Panzuti

Il gioco dei quattro

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FRASI

“Si cresce e si cambia, con tante di quelle cicatrici da far paura a chiunque.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“

A volte la realtà sa essere più terribile di qualsiasi congettura.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

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“Sai cosa penso davvero? Che le persone non hanno più voglia di accudire gli altri. Non sanno più prendersi cura di nessuno, dei figli, degli amici, dei genitori. Esistono troppi sostituti. […] Ho un figlio e lo piazzo davanti a un giochino idiota, o a un telefono, o alla TV. Come una macchina da dover parcheggiare”.

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

Volevo odiarlo, ma l’odio non arriva mai al destinatario. Torna indietro al mittente, col doppio del dolore.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“A volte mi sentivo semplicemente in apnea, a rincorrere secondi preziosi che alla fine non arrivavano mai.
Conservavo un mucchio di ricordi, ma ognuno aveva perso consistenza, avvolto in un alone di nebbia. C’era un senso di mancanza, lo stesso che si prova tra l’infanzia e l’adolescenza, quando qualcosa ci viene strappato via.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“Puoi mettere a tacere i ricordi, ma non il dolore. Quello torna, in un modo o nell’altro.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“Forgiai ciò che restava di me stessa, la rabbia, e con quella decisi di proteggermi. Con quella decisi di reagire.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“Quel mondo lurido era un susseguirsi di fotogrammi, sembrava la pellicola di un film. Nessun cambiamento, nessuna novità, solo ripetitività, noia, alienazione. La gente odiava i momenti morti. Li sostituiva con gesti abitudinari: cellulari, musica, tic nervosi, telefonate.
Per il contorno non c’era più spazio, solo un ego smisurato che ricercava sempre la stessa cosa: distrazione.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“Si era fermato.
E chi si ferma viene sorpassato.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“Se c’era un modo per andare controcorrente era proprio quello. Avevo un’esigenza spasmodica di aprire gli occhi e vedere.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“A volte occorre ritrovare se stessi, e per farlo servono più esperienze che specchi. Perché se è vero che l’invisibilità arriva da fuori, allora il suo contrario può esplodere da dentro.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“C’è così tanta differenza tra vedere e guardare. Così tanta differenza tra ascoltare e capire.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]

 

“Qualcuno ci strattona da una parte, e tu segui quel movimento. Poi capisci come strattonare. Trova le riposte, trova la tua forza. Se lui tira noi cadiamo. Ma se noi capiamo come tirare, allora cade lui.”

[Chiara Panzuti, Absence. Il gioco dei quattro]