“Arrivederci piccole donne” – Marcela Serrano

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AUTORE: Marcela Serrano
TITOLO: Arrivederci piccole donne
TRADUTTORE: Michela Finassi Parolo
EDITORE: Feltrinelli
DATA USCITA: 15/06/2017
GENERE: Narrativa

TRAMA – Arrivederci piccole donne

Sono cugine ma si sentono sorelle, sono uguali e diverse come le “piccole donne” della Alcott. Nieves, Ada, Luz e Lola da bambine trascorrono le vacanze nella proprietà di famiglia, sotto lo sguardo burbero di una zia eccentrica e generosa. Sono anni di giochi spensierati e innocenti bisticci, al riparo dagli sconvolgimenti sociali.

Poi la tragedia cilena dell’11 settembre 1973, il colpo di stato di Pinochet, la povertà improvvisa, l’arresto di un familiare, la paura, l’esilio a Londra. Da quel giorno nessuno ha più fatto ritorno alla casa dell’infanzia, a quel piccolo paradiso perduto.

Passano gli anni, le quattro cugine oramai sono divenute donne. La scomparsa di una vecchia domestica le porta di nuovo a riunirsi. Il tempo trascorso ha scolpito i caratteri, ma ha anche custodito le antiche affinità.

Arrivederci piccole donne

arrivederci


FRASI

“Per i rapporti sessuali ci vuole un diploma, per l’erotismo una laurea, per l’amore un dottorato.”
Marcela Serrano, Arrivederci piccole donne

Biografia

Marcela Serrano (Santiago del Cile, 28 luglio 1951) è una scrittrice cilena.

Nasce a Santiago del Cile nel 1951. È figlia della romanziera Elisa Pérez Walker e del saggista Horacio Serrano, ed è la quarta di cinque sorelle, con due delle quali trascorre un anno a Parigi per studiare alla “Maison des Amériques”. Nel 1973, a causa del golpe militare, lascia il Cile e si trasferisce in Italia a Roma.

Nel 1977 rientra definitivamente in Cile. Si iscrive alla facoltà di Belle Arti della Pontificia Università Cattolica del Cile, ottenendo il diploma in incisione nel 1983. In seguito lavora in diversi ambiti delle arti visive, vincendo anche un premio del Museo delle Belle Arti per un lavoro sulle donne del sud del Cile, ma presto abbandona queste attività. Sebbene cominci a scrivere molto presto, pubblica il suo primo romanzo, Noi che ci vogliamo così bene, nel 1991.

Il romanzo è la rivelazione dell’anno e vince nel 1994 il Premio Sor Juana Inés de la Cruz, il Premio Feria del Libro de Guadalajara e nel 1996 il premio della casa editrice francese Coté des Femmes, come miglior romanzo ispanoamericano scritto da una donna. Nel 1993 pubblica Para que no me olvides, che ottiene il Premio Municipal de Literatura , a Santiago del Cile. Nel 1995 scrive in Guatemala Antigua, Vita Mia e nel 1997 L’albergo delle donne tristi.

Dopo molte riedizioni dei precedenti romanzi, pubblica il romanzo giallo Nostra signora della solitudine (1999), i racconti Un mundo raro (2000), Quel che c’è nel mio cuore (2001), finalista del Premio Planeta 2001 a Barcellona e Arrivederci piccole donne (2004).

Marcela Serrano è una delle figure più rinomate e significative della nuova narrativa del suo paese e dell’America Latina. Ha vissuto in Messico col marito, Luis Maira Aguirre, e le loro due figlie, Elisa e Margarita, poiché il marito è stato ambasciatore del Cile in Messico e Belize fino al 2003 e dal 2004 al 2010 ambasciatore in Argentina.


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