“Cieli in fiamme” – Mattia Insolia

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AUTORE: Mattia Insolia
TITOLO: Cieli in fiamme
EDITORE: Mondadori
DATA USCITA: 07/02/2023
GENERE: Narrativa

TRAMA

Cieli in fiamme

Chi è la persona che ogni mattina incontriamo allo specchio? Quanto ci riconosciamo nel nostro sguardo e quanto ci vorremmo diversi da come siamo? Nel 2019 Niccolò ha diciotto anni e una storia famigliare complicata, per lui è impossibile non scorgere sul proprio volto le tracce del passato dei genitori.

L’arroganza e la crudeltà con cui agisce lo aiutano a sentirsi libero, ma forse non fanno che spingerlo sempre più in un destino già scritto: quello del padre, Riccardo. Riccardo ha trentasei anni ed è un uomo al capolinea che vorrebbe il perdono del figlio.

In auto, i due andranno verso Sud, verso Camporotondo, dove tutto ha avuto inizio diciannove anni prima.

Lungo la strada Niccolò cercherà il significato del proprio passato, Riccardo la redenzione. Estate 2000: Teresa è un’adolescente che vive male, soffocata tra una madre incattivita dall’infelicità, un padre depresso e coetanee alle quali crede di doversi uniformare pur sentendosi lontana dai loro interessi e desideri.

Quando, in vacanza a Camporotondo coi genitori, incontra Riccardo, diciottenne bellissimo e feroce, capisce che lui sarà il suo salvatore e insieme il suo carnefice.

Cieli in fiamme è un romanzo potente, in cui la generazione dei figli guarda i genitori e li scopre inadeguati, adolescenti loro stessi, una visione dura ma nient’affatto priva di pietas.

Pur così giovane, Mattia Insolia ha una poetica, la determinazione di esplorare la confusione, le contraddizioni, il furore, la vitalità di due generazioni: genitori e figli.

Nella sua scrittura convivono in maniera originale ed esplosiva un’essenza antica, un passo da tragedia, e una sensibilità totalmente contemporanea, vicina al miglior cinema di questi anni.

Cieli in fiamme

Le FRASI

“Tu ti lasci accadere. Che significa ’sta cosa?»
«Che se esci dal ruolo non devi preoccuparti di quello che fai, di quello che sembri, ma puoi lasciarti andare e accadere per come sei davvero.”

Mattia Insolia, Cieli in fiamme – Ed. Mondadori

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“Lo odiava. Ma riusciamo a odiare solo chi avremmo potuto amare, o chi abbiamo amato e perduto.”
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“Ed era stato allora che il silenzio della casa, denso come avesse avuto corpo, aveva iniziato a parlarle, a sussurrarle cose che non capiva e che però sentiva. Ed era stato allora che il cuore aveva preso a martellare.”

Mattia Insolia, Cieli in fiamme – Ed. Mondadori

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“Fece un respiro profondo, e ingoiò la sua rivoluzione.”
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“Due fuochi che combattevano, ecco cos’aveva dentro. Due versioni di sé stessa che, davanti a quell’armadio pieno di roba, litigavano e si pigliavano a schiaffoni e si tiravano i capelli per decidere cosa lei dovesse indossare.”

fiamme

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“Doveva eliminare tutto, certo. Cambiare muta. Uccidersi e tornare in vita a sua immagine e somiglianza.”
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“Così Teresa andava alla cieca, cercando d’interpretare a volte cosa fosse giusto per sua madre e a volte cosa per le ragazze. Ma senza mai riuscire davvero a capirci qualcosa.”

Mattia Insolia, Cieli in fiamme – Ed. Mondadori

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“Padre e figlio si salutarono, adesso vicini, e il ragazzo pensò che i suoi genitori erano entrambi morti che camminavano.”
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“A conti fatti però Niccolò credeva stessero bene, quei due. Erano felici. Felici nel modo triste in cui sanno esserlo gli adulti.”
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“In casa c’era una sola regola: Riccardo, suo padre, non esisteva. Potevano incontrarsi, loro due, ma Teresa, sua madre, non voleva saperne nulla.”

Mattia Insolia, Cieli in fiamme – Ed. Mondadori


RECENSIONI

Ho finito questo libro un po’ di giorni fa e ho avuto bisogno di prendermi il mio tempo per attendere che sedimentasse e che trovasse la sua collocazione. Questo libro mi ha fatto grattare la pelle nervosamente, mi ha fatto strapazzare gli occhi, mi ha tenuto incollata alle pagine, mi ha indignato e mi ha spiazzato.
Io ho sentito continui pugni in pancia.
I pugni me li ha dati Niccolò, un adolescente non facile che vive la sua adolescenza cercandosi e camminando nella sua vita in modo arrogante e selvaggio e scegliendo sempre la strada cattiva a quella buona, è un adolescente che cresce con una madre, Teresa,  arrabbiata e critica ed il compagno della madre.
I pugni me li ha dati Teresa, una adolescente vittima della eccessiva rigidità della madre e della debolezza del padre, una adolescente che fatica a trovare la sua strada e poi Teresa è una adulta arrabbiata e incapace di vedere davvero tutto quello che la circonda.
I pugni me li da Riccardo, adolescente sbruffone e arrogante e violento ed adulto difficile da decodificare.
La storia, da capitolo in capitolo, passa da Paloma anno 2019 e Campororondo anno 2000.
Il lettore impara a conoscere tre adolescenti di fatto e li vede crescere…attorniati da personaggi secondari che secondari non sanno essere.
Errori, cadute, solitudine, rabbia, ferite, dolore…vita.
La penna di Insolia ferisce e fa male, schiaffeggia e fa riflettere.
Io ho finito il libro, ho atteso più di una settimana su parole, fatti, scelte dei personaggi…nessuno mi lascia andare tutt’ora…ho riletto le ultime 30 pagine ed oggi qui a scriverne.
Io ringrazio Niccolò, Teresa e Riccardo per aver “abbaiato” e per aver donato le loro cicatrici ai lettori ed avermi insegnato a guardare la vita sotto le macerie e ringrazio @mattiainsolia per avermi messo in crisi e avermi fatto crescere.
Consigliatissimo.
©Maria Elena Bianco

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