“Come d’aria” – Ada D’Adamo

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AUTORE: Ada D’Adamo
TITOLO: Come d’aria
EDITORE: Elliot
DATA USCITA: 13/01/2023
GENERE: Narrativa

TRAMA – Come d’aria

Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia.

Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza.

Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.

Proposto da Elena Stancanelli al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:

«Come d’aria è un libro che fruga dentro il cuore del lettore. Serviva la lingua esatta e implacabile di questa scrittrice per riuscire a sostenere un sentimento tanto feroce.

C’è tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo nel racconto di questa danza che lega due donne. Avvinghiate l’una all’altra, in una assoluta e reciproca dipendenza.

Daria, la figlia, che comunica soltanto attraverso il suo irresistibile sorriso, Ada, la madre, catapultata suo malgrado in questa storia d’amore.

Era una ballerina, Ada. E il corpo, di entrambe, è il centro di questo memoir sfolgorante per intelligenza, coraggio e misericordia. In questo libro si entra con enorme facilità, ma da questo libro si esce cambiati.

C’è una tale quantità di vita, nelle sue pagine, da lasciarci senza fiato. Ci siamo noi, la fatica, la nostra inutile bellezza. Dalla prima lettura ho pensato che fosse una pepita d’oro, un dono, un abbraccio. Come avrebbe detto Bobi Bazlen, una perfetta e lacerante «primavoltità».»


FRASI

– Col tempo si smette di accanirsi a cercare risposte, di affannarsi, di voler andare altrove. Non è rassegnazione, piuttosto una forma di accettazione attiva: si smette di combattere “contro”. Si risparmiano energie e si pensa di combattere”per”.

– Spesso la malattia separa, allontana, distrugge. Qualche volta invece genera, allaccia, moltiplica l’amore.

– L’involucro si sfarina, il centro si indurisce.

– Silenzio. E nel silenzio, se il cuore è di pietra, ritrovare le parole scritte. Libri che da tempo mi aspettavano e che, senza che ne avessi alcuna intenzione, sono venuti a me. Basta aprirli e mi ritrovo dentro storie di malattia e di lutto. Storie di sofferenza e di dolore dalle quali chiunque, nelle mie condizioni, si terrebbe alla larga. […] Io invece queste storie me le porto in ospedale, le divoro durante le mie notti insonni sotto l’effetto del cortisone. E finalmente riesco a piangere.

– Eravamo abbracciate sul divano, il nostro posto delle coccole serali. Tu mi hai sorriso e, con la tua voce senza parole, hai commentato la notizia con una modulazione di suoni così articolata da lasciarmi interdetta. Era come se avessi compreso perfettamente quello che ti stavo dicendo. In quel momento ho avuto la certezza che stavamo comunicando davvero, con una modalità che non so spiegare, che non passa dal linguaggio verbale (non per te, almeno) ma che arriva dritta, senza indugi, e che riempie tutti i sensi.

aria


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