AUTORE: Donato Carrisi
TITOLO: Il suggeritore
GENERE: Thriller
EDITORE: TEA/Longanesi
TRAMA – Il suggeritore
Questo libro non è solo un thriller scritto da un autore italiano agli esordi, che si confronta con un genere finora appannaggio dei grandi autori americani, reinventando le regole del gioco. È una storia che esplora la zona grigia fra il bene e il male fino a cogliere l’ultimo segreto, il minimo sussurro. Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l’abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila.
Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un’indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida.
Sarà con l’arrivo di Mila Vasquez, un’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l’altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo…
FRASI
“C’è una ragione per cui i pony piacciono tanto ai bambini. Perché non crescono mai, rimanendo immortalati nell’incantesimo dell’infanzia. Una condizione invidiabile.”
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…ognuno di noi ha una strada. Una strada che porta a casa, alle persone più care, a ciò cui siamo maggiormente legati. Di solito la strada è sempre quella, la s’impara da piccoli, e ognuno la segue per tutta la vita. Ma capita che quel cammino si spezzi. A volte ricomincia da un’altra parte. O, dopo aver disegnato un percorso tortuoso, ritorna al punto in cui si era spezzato. Oppure rimane come sospeso.
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“Perché ogni dolore ha la sua prosa, e va rispettata.”
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“I bambini non vedono la Morte. Perché la loro vita dura un giorno, da quando si svegliano a quando vanno a dormire”
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“Li chiamiamo mostri perché li sentiamo lontani da noi, perché li vogliamo ‘diversi’, Invece ci assomigliano in tutto e per tutto. Ma noi preferiamo rimuovere l’idea che un nostro simile sia capace di tanto. E questo per assolvere in parte la nostra natura.”
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“Ciò che invece ignorava era che l’occhio umano produce ben tre tipi di lacrime.
Le basali, che umidificano e nutrono continuamente il bulbo oculare.
Le riflesse, che vengono prodotte quando un elemento estraneo penetra nell’occhio. E le lacrime emotive, che si associano al dolore.
Queste ultime hanno una composizione chimica diversa:
contengono percentuali molto elevate di manganese e di un ormone, la prolattina.
Nel mondo dei fenomeni naturali ogni singola cosa può essere ridotta a una
formula, ma spiegare perché le lacrime di dolore siano fisiologicamente
diverse dalle altre è praticamente impossibile.”
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“L’avrebbero fatto a pezzi crudelmente, così come si supponeva lui avesse fatto con le sue vittime, senza pero’ cogliere l’ironia del parallelismo. Avrebbero cavato sangue a litri da tutta la vicenda per condire e rendere piu’ appetitose le prime pagine. Senza rispetto, senza equita’. E quand’anche qualcuno si fosse permesso di farlo notare si sarebbero trincerati dietro un comodo e sempre attuale ” diritto di cronaca per celare la loro naturale impudicizia.”
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“La sofferenza ha un compito. Serve a ricomporre i legami tra le cose dei vivi e quelle dei morti. È un linguaggio che sostituisce le parole. Che cambia i termini della questione.”
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“Mila aveva sempre paragonato la tristezza a quei vecchi armadi di cui vorresti disfarti ma che alla fine rimangono al loro posto e dopo un po’ emanano un odore tipico, che impregna la stanza. E col tempo ti ci abitui, e finisci con l’appartenere anche tu a quell’odore.”
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“Stiamo accanto a persone di cui pensiamo di conoscere tutto, invece non sappiamo niente di loro.”
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“Lei si chiedeva: sarebbe mai stata capace di amare?
Aveva svuotato la mente e il cuore da molto tempo. Non avrebbe mai avuto un amore,un marito o un fidanzato. Perché il segreto è non avere niente da perdere. Niente che qualcuno possa portarti via.”
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“Si rese conto che era soltanto un’altra delle sue paure a condizionarlo. Il futuro era misterioso, non minaccioso – l’aveva scoperto proprio quella mattina. E per assaporare i frutti, era necessario correre dei rischi.”
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«Perché quando mi calo nel buio per tirare fuori qualcuno, è sempre necessario trovare un motivo, una ragione forte che mi riporti alla luce.»”
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Perché tornare indietro si può, si deve. C’è sempre un momento in cui, a forza di procedere e di guardare solo avanti, si percepisce qualcosa – un richiamo – e ci si volta un poco per vedere se laggiù ogni cosa è rimasta uguale, o se invece è cambiato qualcosa in chi ci siamo lasciati alle spalle, e in noi. Arriva quel momento, per tutti.
RECENSIONI
“Stiamo accanto a persone di cui pensiamo di conoscere tutto, invece non sappiamo niente di loro.”
Il Suggeritore è un thriller psicologico coinvolgente, nuovo, dove tutto può accadere e in realtà accadrà.