“Kokutai no Hongi. L’essenza del Giappone” – Federico Lorenzo Ramaioli

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AUTORE: Federico Lorenzo Ramaioli
TITOLO: Kokutai no Hongi. L’essenza del Giappone
TRADUZIONE: Daniela Errico
EDITORE: Idrovolante
GENERE: Ideologie politiche

TRAMA

A lungo dimenticato e messo al bando negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, il Kokutai no Hongi è ancora oggi un documento di grande interesse storico e culturale. Pubblicato per la prima volta nel 1937 dal Ministero dell’Educazione del Giappone imperiale, venne redatto da una commissione governativa di accademici e di esperti, con l’arduo compito di compendiare l’eterea idea di kokutai, l’essenza ultima della nazione. In anni caratterizzati da inquietudini e grandi aspirazioni, che sfoceranno nella tragica guerra del Pacifico, il testo cercò di mettere ordine in un panorama politico e intellettuale frammentato, in un costante dialogo tra la tradizione e la modernità, e tra l’Arcipelago e il mondo esterno. Rileggere oggi il Kokutai no Hongi, tradotto per la prima volta in lingua italiana e con un ampio commento critico, rappresenta quindi un’occasione unica per scoprire gli anni più controversi della storia nipponica, nelle stesse parole dei suoi teorizzatori.


RECENSIONI

Nel luglio del 1937 in Giappone venne pubblicato il Kokutai No Hongi. Questo scritto, redatto dall’allora Ministero dell’Educazione Imperiale, descrive quella che viene definita come “l’essenza del Giappone”.

Racconta la nascita del regno nipponico, celebra i valori su cui questo si fonda: il forte spirito di comunità, l’adorazione del tennō (Imperatore) in quanto discendente direttamente dalle divinità.
Tutto questo, combinato sapientemente con la conoscenza e il rispetto delle origini e la possibilità/ necessità di aprirsi al mondo nuovo ed esterno, è pensato come fondamenta su cui ergere la società giapponese.

Per diversi anni, dopo il secondo conflitto mondiale, venne proibita la pubblicazione del Kokutai No Hongi. Oggi, per la prima volta, viene tradotto e pubblicato in Italia grazie al lavoro del console Ramaioli.

Libro interessante e affascinante, ci racconta la storia di quell’arcipelago, “terra dove i canneti crescono fitti e il riso abbonda eternamente”, dotato di fascino elegante e raffinato che permea anche da queste pagine; grazie alla semplicità delle parole e alla “introduzione ad un testo dimenticato” redatta da Federico Lorenzo Ramaioli, sarà facile farsi coinvolgere in questo particolare mondo a metà tra storia e “misticismo”.

[©Martina Caruso per Le frasi più belle dei Libri…]

 

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