“La bambina del lago” – Loriano Macchiavelli, Sabina Macchiavelli

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AUTORI: Loriano Macchiavelli, Sabina Macchiavelli
TITOLO: La bambina del lago
EDITORE: Mondadori
GENERE: Narrativa

TRAMA – La bambina del lago

Appennino emiliano: dall’alto di uno sperone di roccia, Paese Nuovo sovrasta un lago. Sotto le sue acque si intravedono la chiesa e il campanile di un altro villaggio, Paese Annegato, che venne sommerso quando fu costruita la diga per imbrigliare le acque del fiume Cigolo. Nell’estate del 1930 il dottor Astorre si trasferisce qui come medico condotto. Lo accompagna la figlia Aladina, dieci anni, molto provata dalla perdita della madre, che è nata e cresciuta proprio a Paese Nuovo.

Alcuni abitanti li accolgono con affetto: Cleonice, che si occupa della grande casa in cui vanno ad abitare; Tina, la rude ostessa; il Podestà, giovane socialista nominato nonostante il fascismo; il Professore, che conosce i segreti del paese e non svela a nessuno i suoi. Il primo impatto della bambina con la montagna è traumatico: si chiude in se stessa e la madre le manca sempre più.

Dialoga con animali domestici; osserva il mondo impenetrabile della quercia secolare che svetta di fronte alla sua finestra; pare sia la sola in grado di aprire la porta della soffitta che custodisce gli oggetti della madre bambina.

Fino a quando, di ritorno da una passeggiata, racconta di un concerto di campane sgorgato misteriosamente dalle acque del lago. Il padre, temendo per la sua salute, pensa di tornare in città. Lo dissuade il Professore: Aladina non è la prima a sostenere di aver sentito le campane e, come riporta una storia popolare, potrebbe essere una delle poche privilegiate a possedere “il seme della magia”.

Tutto cambia quando Aladina incontra Gufo, un bambino solitario come lei che ama scorrazzare per i boschi. Guidata da Gufo e dal Professore, conoscerà la montagna e i suoi misteri, gli animali veri e leggendari che la abitano.

Grazie al suo sguardo di bambina, scoprirà, e ci farà scoprire, alcuni dei segreti protetti dal lago o tenuti nascosti da secoli di superstizione.

La bambina del lago

la bambina


RECENSIONI

Romanzo coinvolgente che ti immerge in un mondo di sogni e fantasia, capaci di farti evadere dalle prigioni della razionalità, attraverso lo sguardo di fanciulli dal cuore puro che sanno andare oltre i confini di ciò che è certo, razionale. È la storia di Aladina, una bambina speciale che sente le campane, una delle poche a possedere il “seme della magia”.

Orfana di madre si trasferisce con suo papà Astorre a Paese Nuovo, luogo natio di sua mamma, che dall’alto di uno sperone roccioso sovrasta un lago. Sotto le acque si intravedono la chiesa e il campanile di un altro villaggio, Paese Annegato, che venne sommerso quando fu costruita la diga per imbrigliare le acque del fiume Cigolo.

Inizialmente la bambina si chiude in se stessa ma il contatto con la natura, la fantasia e i segreti del paese le riportano in vita la motivazione per andare avanti. Nessuno crede alle sue storie tranne il Professore e Gufo, un bambino solitario e “speciale” come lei che vede al buio e che ama scorrazzare tra i boschi.

Guidata da Gufo e dal professore conoscerà la montagna e i sui misteri, gli animali veri e leggendari che la abitano. Grazie al suo sguardo di bambina ci farà scoprire alcuni dei segreti tenuti nascosti da secoli di leggende e superstizioni.

«Vero non è solo quello che la logica studia e misura, quello che la legge stabilisce e quello che i calcoli portano a fare. È vero anche quello che pensiamo, che ci emoziona e che sappiamo raccontare. Così vero che ci aiuta a vivere meglio. E poiché ci aiuta a vivere meglio non dobbiamo farci convincere da chi, come gli adulti, ci dice che sono bugie e vanno dimenticate.»

Talvolta bisogna imparare a lasciarsi andare, farsi travolgere dall’irrazionalità che se pur assurda ci insegna a vivere più liberamente, senza troppi schemi, liberandoci dalla monotonia della vita quotidiana.

[©Antonella Cifarelli]

La bambina del lago

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