“Per ogni parola perduta” – Benedetta Cibrario

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AUTORE: Benedetta Cibrario
TITOLO: Per ogni parola perduta
EDITORE: Mondadori
DATA USCITA: 01/11/2022
GENERE: Narrativa

TRAMA
Per ogni parola perduta

Oxford. La giovane Sofia si è confinata in casa dopo la perdita del marito Nicola Obreskov, storico accademico, sul punto di concludere uno studio sui russi immigrati in Italia fra la fine dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento.

L’intensità della storia d’amore spezzata disorienta Sofia, che sceglie l’isolamento.

L’amico Edmund ha i suoi metodi – e le sue ragioni – per forzarla a riprendere il lavoro di restauratrice di tessuti: è appena riuscito ad aggiudicarsi all’asta una mongolfiera levatasi in volo a Chambéry nel 1784 e bisognosa di un restauro.

Alla generosa invadenza di Edmund risponde la gugliata magica e riparatrice di Sofia, che accetta anche di svolgere una ricerca storica su quel volo e sul giovanissimo Xavier de Maistre – futuro autore del Viaggio intorno alla mia camera – salito sulla navicella insieme all’amico Louis Brun.

A Chambéry, stringe una singolare intesa con Pauline, erede appassionata di una celebre libreria antiquaria. Si incrociano destini, e complice Edmund, maestro di cerimonie, Sofia guida la sua mongolfiera restaurata nei cieli della Storia perché il passato sia invitato a resistere dentro i confini incerti del presente.

Alla giovane ostinazione di Pauline fanno eco la Russia misteriosa di Nicola e il fantasma di de Maistre. Benedetta Cibrario sente una volta di più il “rumore del mondo” e lo semina, con maestria, dentro il vortice in cui si affollano le parole perdute della memoria.

Quattro anime generose si avventurano per noi attraverso gli specchi del dolore e dell’accadere, alla ricerca del filo con cui ricucire gli strappi del destino, e fanno levare nel cielo della Storia un’antica mongolfiera perché dall’alto siano finalmente comprensibili la meraviglia e l’insensatezza del vivere.

FRASI

“Occorre del tempo per diventare ciò che siamo.”

Benedetta Cibrario, Per ogni parola perduta – Ed. Mondadori

“Mi piace fare quello che faccio. Anzi, essere quello che sono. […] Essere qualcosa è diverso dal fare qualcosa.”

Benedetta Cibrario, Per ogni parola perduta – Ed. Mondadori

“Tornando alle storie: ne ho imparato il ??????. Tutto assume un’altra prospettiva, quando ci disponiamo ad ascoltare qualcosa come un racconto.”

Benedetta Cibrario, Per ogni parola perduta – Ed. Mondadori

“L’appartamento è piccolo e austero. Qui è tutto molto ?????????. Chi ha disposto i mobili, scelto il tappeto e la poltrona, le lampade […], lo ha fatto pensando a se stesso, non a una folla di sconosciuti di passaggio. […]Le cose materiali a volte non sono così materiali.”

Benedetta Cibrario, Per ogni parola perduta – Ed. Mondadori

“L’aspetto impersonale di una camera d’albergo, quel suo manifesto modo di dirti che sei di passaggio. […] Arrivi, usi quello che hai a disposizione e te ne vai. Un po’ come esistere, no? Tu sei solo l’ospite. E sei pure in transito.”

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“L’amore deve bruciare di forza, di rancore o di rabbia, di felicità e di dolore, deve gridare le sue ragioni, non farsi da parte, non conoscere rassegnazione; altrimenti non dovremmo chiamarlo amore.”

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“La sua dose di rimpianti […]: non così struggente da obbligarlo a un ritorno, ma un efficace contrappunto per dare profondità al disegno di una vita.”

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“Nessuno può sapere con esattezza che suono fa il cuore di un uomo, quando palpita.”

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“Abbiamo vissuto da incoscienti, che è poi, immagino, il solo modo adatto a vivere, senza mettere in conto che, fra tutte le cose che accadono, gli imprevisti sono in una sfacciata superiorità numerica.”

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“Ognuno ha i suoi luoghi, dove certi percorsi si coagulano, dai quali non passiamo indenni e a cui ripensiamo negli anni con la certezza che per noi hanno avuto importanza. […].

Quella stanza sul retro […] è stata il luogo in cui la nostra imprevista vicinanza ci ha sorpresi, dove l’abbiamo accolta stupefatti, in attesa di accettarla ma già consapevoli che sarebbe diventata per entrambi necessaria.”

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“Riusciamo a vedere solo grazie alla luce, ma non dovremmo trascurare il buio.”

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“Una cosa gli era sembrata evidente: se si potessero sfogliare a caso i giorni di un’esistenza come si fa con le pagine di un libro, si troverebbe a ogni riga qualcosa che ha a che fare con l’amore.

Rimandi precisi o generici, o comunque prove del suo accadere.”

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“Gli strappi restano strappi, anche quando possono essere riparati. […] Non si torna indietro, si va avanti, frastornati e confusi.”

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“Non dar retta a [chi] dice quella cosa che la vita è preziosa perché fragile. La vita è preziosa perché è luminosa, perché è oscura, perché è difficile, perché è breve, perché è lunga, perché è densa, perché è capricciosa, perché e’solitaria, perché è caotica, perché è tua. Ma la fragilità non c’entra niente. La vita è vita, e nient’altro.”

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Nella parola sognatore è implicito il fallimento, ed è per questo che i poeti ritengono il fallimento il più compiuto dei successi.

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Adesso la mia vita ???????? . Rifletto sul verbo che ho usato e mi sembra calzante, si vive nel tempo, sommando i giorni gli uni agli altri, finché non arriva qualcosa che intralcia il movimento, lo inceppa, e bisogna aspettare che il meccanismo riprenda a funzionare.

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Siamo fabbri incompetenti perché autodidatti: a maneggiare le pinze incandescenti sono in molti a scottarsi e a gettare in terra strumenti e manufatti. Non è una consolazione ma una certezza: chi vive, sbaglia.

Siamo tutti e uno, nessuno è diverso, nessuno migliore, allegri o tristi, fabbri da strapazzo, affidati alla nostra incoscienza e ai nostri limiti.

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Si era arreso all’evidenza che anche i propositi migliori si infrangono, a volte, contro il sentimento.

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La chirurgica efficacia del caso la tiriamo in ballo per non comprometterci troppo, ma se abbiamo il coraggio di chiamare le cose con il loro nome, ogni tanto la parola destino va usata, senza turbamento.

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Prima o poi si arriva al momento in cui si può sorridere senza amarezza di un dolore feroce, e allora la storia è il suo punto di svolta, al paragrafo “si finisce con l’essere riacciuffati dalla vita.”


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