“Sotto le stelle, sopra il cielo”, un incontro di magia con l’autrice Aisha.

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Dal 13 Ottobre è disponibile in tutte le librerie e store online il romanzo della scrittrice inglese Aisha Bushby intitolato “Sotto le stelle, sopra il cielo”.

Già dal titolo si riesce a captare la magia che questo libro custodisce come un piccolo scrigno. E a parlarci di questo romanzo è stata la stessa Aisha.

Grazie al magnifico incontro organizzato dalla DeA Planeta, siamo riusciti a volare virtualmente fin in Inghilterra, dove ad accoglierci c’era Aisha che con dolcezza ci ha condotto nel mondo di Safiya, la piccola protagonista del romanzo.

“Fin dall’inizio sapevo di voler scrivere una storia di una ragazzina che salva sua madre, ovviamente c’è voluto del tempo per strutturare tutti gli elementi che compongono la storia. Un altro punto fermo per me era il voler introdurre il mondo dei videogames all’interno del racconto. Ho immaginato il percorso di Safiya come un viaggio, un’avventura da compiere per poter arrivare ad una vittoria finale. E questo racconto riflette abbastanza la mia fase dell’adolescenza, perché proprio come Safiya e come tutti gli altri adolescenti, facevo difficoltà ad esprimermi. Quindi posso dire che in Safiya c’è molto di Aisha, del mio mondo, dei sentimenti che ho vissuto e delle persone che ho incontrato.”

“Durante la stesura del romanzo, risalente al 2017, Safiya è cambiata e cresciuta tantissimo. Inizialmente era molto timida, per poi diventare arrabbiata. È solo grazie al mio editor che ha equilibrato meglio questi due sentimenti che Safiya è diventata quella che è oggi. A dire il vero, mentre scrivevo, tutti i capitoli sono cambiati, sono stati ristrutturati, l’unica cosa certa, chiara fin dall’inizio era il finale. Volevo esplorare il mondo del dolore, della sofferenza e della vita che resiste a queste due tremende correnti che vorrebbero distruggerla.”

Man mano che le pagine lette aumentano, ci si può accorgere di come Safiya, che ha solo tredici anni, diventi matura, responsabile e consapevole: “Safiya impara prima a difendere sé stessa e poi a ribellarsi ai suoi “amici” (che amici non sono), impara a non curarsi dell’opinione altrui. È questo un aspetto preponderante del mio libro, un messaggio chiaro che volevo lanciare, per questo ho inserito Safiya in un gruppo di coetanei in cui non si sentisse totalmente accettata. È una faccenda mia, personale, questa. Durante la mia vita mi sono trasferita diverse volte e questo mi conferiva la definizione di “diversa” tra i miei coetanei. Se potessi mandare un messaggio a tutti gli adolescenti che si sentono come mi sono sentita io, anche se per motivi diversi, direi loro di non preoccuparsi degli altri, di rimanere sempre sé stessi e soprattutto di non conformarsi mai.”

Aisha oggi vive stabilmente in Inghilterra, ma è nata e ha passato i primi anni della sua infanzia in Kuwait. Nella storia Aminah, madre di Safiya, è nata e cresciuta proprio in Kuwait, da cui ha ereditato tradizioni, saperi, conoscenze e profumi. È proprio il profumo che diventerà la bacchetta magica di Safiya, che le permetterà di tuffarsi in un mondo dove magia e ricordi si sfiorano costantemente. “é stato scientificamente provato che i profumi richiamino alla mente dei ricordi. Se ci venisse regalata una saponetta da una persona a noi cara, ogni volta che la annuseremmo avremmo davanti quella stessa persona. Questo collegamento con il senso dell’olfatto nasce da una mia vicenda personale. Ad un mio compleanno mi è stato regalato un profumo composto da diverse essenze, tra cui la rosa, il muschio. E appena ne ho sentito la fragranze davanti ai miei occhi è apparsa la me bambina, in Kuwait. È stata una fragranza questa che mi ha accompagnato durante tutta la stesura del libro.”

Safiya ha solo tredici anni, come abbiamo già detto, eppure è costretta ad affrontare una vicenda molto dura, dolorosa ma da cui si sprigiona una magia che affonda le sue radici molto lontano. “La magia per me rappresenta la speranza. È il mio modo di essere, di affrontare la vita, è il mio modo di scrivere. Più di ogni altra cosa è la possibilità di raggiungere gli obbiettivi senza badare agli ostacoli e ai confini”
Il libro è certamente rivolto agli adolescenti eppure quella affrontata è una storia forte, seria e profonda che potrebbe essere addirittura travisata dai più piccoli: “io credo fermamente che non tutti i libri siano per tutti. Provo infatti enorme rispetto per quei genitori che magari potrebbero scegliere di non far leggere ai loro figli questo libro, proprio per la vicenda che racconta. Però magari potrebbero esserci dei bambini che si trovano costretti ad affrontare situazioni analoghe, di uguale sofferenza. Ecco, io mi auguro solo che questo libro arrivi a tutti loro e che riescano a trarne beneficio.”

Quindi abbiamo sofferenze e magie, ricordi e profumi e…stelle? “Le stelle sono un elemento importante che unisce Safiya e sua madre, durante le sere d’estate stavano spesso stese sotto quella coltre ad ammirarla. Per me le stelle sono elementi del passato eppure presenza attuale. Sono un forte legame con ciò che è stato. Il titolo in inglese, tradotto letteralmente, diventa “Una tasca piena di stelle” mentre questo che il libro ha assunto in italiano mi dà proprio la sensazione di poterle toccare, raggiungere.”
Un libro per ragazzi che affrontano l’età critica dell’adolescenza, della transizione, in cui si diventa schivi e irascibili ma che ha moltissimo da dare anche agli adulti che si approcciano a quel loro mondo che sembra sempre un po’ delicato e difficile da gestire.

Aisha ci lascia infine rassicurandoci di star già lavorando ad altri progetti in cui la magia, il fantasy faranno da padroni.

A cura di ©Martina Caruso