“Una sera tra amici a Jinbōchō” – Satoshi Yagisawa

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AUTORE: Satoshi Yagisawa
TITOLO: Una sera tra amici a Jinbocho
TRADUTTORE: Gala Maria Follaco
EDITORE: Feltrinelli
DATA USCITA: 06/06/2023
GENERE: Narrativa – Oriente

TRAMA – Una sera tra amici a Jinbocho

Tōkyō. A Jinbōchō, nel quartiere di librerie più grande del mondo, i giorni scorrono tranquilli. Nei vicoli lontano dal traffico, la gente passeggia curiosa tra centinaia di librerie, tutte diverse. Fumetti, cinema, libricini del periodo Tokugawa e perfino gatti: ce n’è per tutti i gusti, per la gioia dei lettori.

Alla libreria Morisaki, un piccolo negozio a gestione familiare specializzato in letteratura giapponese moderna, pile di libri affollano gli scaffali fino a invadere ogni angolo del pavimento e, quando la campanella sopra la porta segnala l’arrivo di un cliente, dalla stanza al piano superiore fa capolino il proprietario, lo zio Satoru.

Di recente, ad aiutarlo c’è la moglie Momoko, ma spesso si unisce anche la nipote Takako, nei momenti liberi dal suo lavoro. Per l’anniversario di matrimonio di Satoru e Momoko, la ragazza regala loro un viaggio romantico. Satoru è preoccupato per il negozio, ma lei si impegna a sostituirlo e a trasferirsi nella stanza sopra la libreria, come aveva già fatto in passato.

Tornare a immergersi nell’atmosfera fuori dal tempo di Jinbōchō, con il suo panorama variopinto di habitué e di visitatori, sarà la spinta che le ci voleva. Per la prima volta dopo molto tempo, Takako è entusiasta della vita. Ma allora perché Satoru si comporta in modo così strano? E chi è la donna che lei continua a vedere nel caffè in fondo alla strada?

FRASI

– Quando sono dispiaciuta mi metto a leggere. Posso leggere per ore. E così il mio cuore trova pace. Nel mondo dei libri ci si può addentrare finché si vuole, tanto nessuno ne soffrirà mai.

– Ci sono momenti in cui uno non ha voglia di ascoltare.

– A essere sincera, mi bastava stare in mezzo a tutti quei libri per sentirmi felice…

– La mia vita fino a quel momento era stata tranquilla ma niente affatto banale. Nel mio piccolo avevo sofferto e mi ero impantanata anch’io. Ero precipitata in fondo a un mare nerissimo e avevo pensato di non riuscire più a tornare in superficie. Ma in sere tranquille come quella sentivo di avere avuto la fortuna di conoscere tante belle persone, ed erano stati proprio quegli incontri a sostenermi. Sì, tantissimi incontri meravigliosi.

– “Sai… io non sono granché bravo con le parole, ma se volessimo passare del tempo insieme così, a leggere in silenzio, credo che me la caverei. In caso di necessità puoi sempre chiamarmi. E io correrò da te”.

– Esprimere i propri sentimenti è facile e al tempo stesso sorprendemente difficile. E lo è soprattutto quando abbiamo di fronte le persone a cui più teniamo. […] Ma una volta che si è trovato il coraggio, ci si avvicina ancora di più.

Una sera tra amici a Jinbocho

una sera


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