“Becoming” – Michelle Obama

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Becoming

AUTORE: Michelle Obama
TITOLO: Becoming
TRADUTTORE: Chicca Balli
DATA USCITA: 12/11/2018
EDITORE: Garzanti
GENERE: Biografia

TRAMA – Becoming

Quando era solo una bambina, per Michelle Robinson l’intero mondo era racchiuso nel South Side di Chicago, dove lei e il fratello Craig condividevano una cameretta nel piccolo appartamento di famiglia e giocavano a rincorrersi al parco.

È stato qui che i suoi genitori, Fraser e Marian Robinson, le hanno insegnato a parlare con schiettezza e a non avere paura.

Ma ben presto la vita l’ha portata molto lontano, dalle aule di Princeton, dove ha imparato per la prima volta cosa si prova a essere l’unica donna nera in una stanza, fino al grattacielo in cui ha lavorato come potente avvocato d’affari e dove, la mattina di un giorno d’estate, uno studente di giurisprudenza di nome Barack Obama è entrato nel suo ufficio sconvolgendole tutti i piani.

In questo libro, per la prima volta, Michelle Obama descrive gli inizi del matrimonio, le difficoltà nel trovare un equilibrio tra la carriera, la famiglia e la rapida ascesa politica del marito.

Ci confida le loro discussioni sull’opportunità di correre per la presidenza degli Stati Uniti, e racconta della popolarità vissuta – e delle critiche ricevute – durante la campagna elettorale.

Con grazia, senso dell’umorismo e una sincerità non comune, Michelle Obama ci offre il vivido dietro le quinte di una famiglia balzata all’improvviso sotto i riflettori di tutto il mondo e degli otto anni decisivi trascorsi alla Casa Bianca, durante i quali lei ha conosciuto meglio il suo Paese, e il suo Paese ha conosciuto meglio lei.

“Becoming” ci conduce in un viaggio dalle modeste cucine dell’Iowa alle sale da ballo di Buckingham Palace, tra momenti di indicibile dolore e prove di tenace resilienza, e ci svela l’animo di una donna unica e rivoluzionaria che lotta per vivere con autenticità, capace di mettere la sua forza e la sua voce al servizio di alti ideali.

Nel raccontare con onestà e coraggio la sua storia, Michelle Obama lancia una sfida a tutti noi: chi siamo davvero e chi vogliamo diventare?

FRASI

“La tua storia è quello che hai, quello che avrai sempre. Non dimenticarla mai.”

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“Il potere è consentire a sé stessi di farsi conoscere e ascoltare, avere una propria storia unica, usare la propria voce autentica. La grazia è essere disposti a conoscere e ascoltare gli altri. Questo, per me, è come DIVENTARE.”

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“Ero ambiziosa, anche se non sapevo esattamente quali fossero i miei obiettivi. Adesso credo che “cosa vuoi fare da grande?” sia una delle domande più inutili che si possa rivolgere a un bambino. Come se crescere fosse un processo che a un certo punto finisce. Come se a un certo punto si diventasse qualcosa e basta. Fine della storia.”

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“Credo che i miei genitori apprezzassero la mia combattività, e ne sono felice. Era una fiamma che ardeva dentro di me e loro volevano tenerla accesa.”

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“Ora che sono adulta, mi rendo conto che i bambini capiscono sin da molto piccoli quando vengono presi alla leggera, quando gli adulti non sono abbastanza interessati ad aiutarli a imparare. La loro rabbia si manifesta in forma di indisciplina. Non è colpa loro. Non sono “bambini cattivi”. Cercano solo di sopravvivere in circostanze sfortunate.”

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“Il declino può essere difficile da misurare, specialmente quando ti ci ritrovi in mezzo.”
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“Mi rendo conto della sfida più grande: far coincidere chi sei con il posto da dove vieni e quello in cui vuoi andare.”
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“Il fallimento, ben prima di diventare una realtà, è una sensazione. È la vulnerabilità alimentata dalla mancanza di fiducia in se stessi e che viene accresciuta, spesso in maniera deliberata, dalla paura.”
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“Essere casa vuol dire non sentire alcun bisogno di dimostrare qualcosa a qualcuno.”
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“C’è qualcosa di incoraggiante in una persona che ritiene infinite le sue opportunità e che non spreca tempo o energie a chiedersi se un giorno o l’altro si esauriranno.”

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“L’ispirazione da sola è un involucro vuoto: devi riempirlo con il duro lavoro.”
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“Non poteva sottrarsi al fascino delle battaglie in salita, l’unico genere di battaglie che amava e avrebbe sempre amato: sai che la lotta ti prosciugherà, ma allo stesso tempo ti darà tutto ciò di cui avrai bisogno.”
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“Per molte donne, me inclusa, “moglie” è una parola insidiosa. Porta il peso della storia. […].
Volevo avere una vita professionale e una vita domestica, ma con la promessa che l’una non avrebbe mai schiacciato l’altra. Speravo di essere esattamente come mia madre e, allo stesso tempo, di non assomigliarle affatto. Era una sensazione strana e sconcertante su cui riflettere. Potevo avere tutto? L’avrei avuto? Non ne avevo idea.”
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“Io sapevo che era possibile vivere su due piani allo stesso tempo: avere i piedi piantati nella realtà ma rivolti nella direzione del progresso.”
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“Puoi vivere nel mondo così com’è, ma puoi sempre lavorare per creare il mondo come dovrebbe essere.”
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“Arrivi da qualche parte costruendo una realtà migliore, anche se all’inizio quella realtà esiste solo nella tua testa.”
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“L’ottimismo è sempre presente nei bambini, incastonato nel loro cuore. I bambini si svegliano ogni mattina credendo nella bontà delle cose, nella magia di ciò che potrebbe accadere. Non conoscono il cinismo, sono fiduciosi per natura. Essere forti e continuare a creare un mondo più giusto e umano è un debito che abbiamo nei loro confronti. Per amor loro dobbiamo restare tenaci e non perdere la speranza, riconoscere che bisogna crescere ancora.”
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“Per quanto fossimo diversi eravamo curiosamente ben assortiti. Era come se ci si fosse chiarita la ragione della naturalezza e dell’ attrazione che esisteva tra noi.”
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“È una sensazione che ho imparato ad amare col passare degli anni e dei viaggi: il modo in cui si presenta, subito e senza pretese, un posto nuovo. L’aria ha un peso diverso da quello a cui si è abituati: è carica di profumi che non si riesce ad identificare bene, un alito di fumo di legna o di gasolio, o, forse, la dolcezza di un fiore che sboccia sugli alberi. A sorgere é lo stesso sole, ma ha un aspetto leggermente diverso da quello che si conosce.”
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“Mi trovavo profondamente, piacevolmente, innamorata di un ragazzo con un intelletto e un’ambizione vigorosi che avrebbero finito probabilmente per inghiottire i miei. Vedevo già arrivare quel momento, come un’onda seguita da una potente risacca. Non l’avrei evitata ma avevo bisogno di ancorarmi con entrambi i piedi.”
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“Non esistono storie semplici.”
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“Adesso capisco che anche un matrimonio felice può essere un fastidio, che è un contratto da rinnovare senza sosta, persino in silenzio e in privato, persino da soli.”
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“Era un esserino microscopico, una creatura affidata a noi. Io ero esaltata da questa responsabilità, prigioniera del suo incantesimo. Potevo perdere un’ora solo a guardarla respirare. Quando c’è un neonato in casa, il tempo si dilata e si contrae senza seguire alcuna regola.”
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“Durante quei pochi giorni in Sudafrica mi sembrava di volare a un metro da terra. […] Era come essere travolti dalle correnti della cultura e della storia, come vedere all’improvviso la propria relativa piccolezza nell’arco più ampio del tempo.”
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“La vita mi stava insegnando che il progresso e il cambiamento hanno tempi lunghi: non due anni, non quattro, addirittura nemmeno una vita intera.”
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“I ragazzi investono maggiormente su se stessi se si accorgono che qualcuno investe su di loro.”
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“DIVENTARE qualcuno non significa raggiungere una certa destinazione o conseguire un certo fine. Lo considero piuttosto un perpetuo movimento in avanti, un mezzo per evolvere, un modo per cercare costantemente di migliorarsi.
Il viaggio non finisce.[…]. DIVENTARE richiede pazienza e rigore in parti uguali. DIVENTARE significa non rinunciare mai all’idea che bisogna ancora crescere.”

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Sono una persona che ama i dettagli, e cos’è un neonato se non uno scrigno di dettagli?”

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Le amicizie al femminile, come può confermare ogni donna, sono fatte di mille piccole gentilezze che ci si scambia di continuo, senza stancarsi mai.”

BIOGRAFIA

Michelle LaVaughn Robinson nasce a Chicago (Illinois) il 17 gennaio 1964 dall’unione tra Fraser Robinson (1935 – 1991), impiegato comunale ed iscritto al Partito Democratico, e Marian Shields Robinson (1937), segretaria presso lo Spiegel Catalog Store.

La famiglia è inoltre formata dal fratello Craig Robinson, allenatore di pallacanestro della Oregon State University. Diplomandosi nel 1981, lascia Chicago per intraprendere gli studi che la porteranno a laurearsi presso la Princeton University e la prestigiosa Harvard Law School.

Tornata a Chicago, lavora come avvocato associato nella società di rappresentanze legali Sidley Austin. In seguito viene nominata membro dello staff del primo cittadino della sua città natale, Richard M. Daley, partecipando al tempo stesso nello staff del Medical Center dell’Università di Chicago.

Il suo incontro con Barack Obama avviene quando lui venne assunto come stagista presso la società Sidley Austin, dove Michelle era avvocato associato. La loro relazione iniziò con un pranzo di lavoro e poi con un incontro per l’organizzazione di comunità in cui lui per la prima volta fece colpo su di lei.

Il primo appuntamento della coppia fu per vedere il film di Spike Lee Fa’ la cosa giusta (Do the Right Thing). Si sono sposati nell’ottobre 1992, ed hanno avuto due figlie, Malia Ann (nata il 4 luglio 1998) e Natasha, soprannominata Sasha, (nata il 10 giugno 2001).

Dopo l’elezione di Barack al Senato degli Stati Uniti, la famiglia Obama ha scelto di non trasferirsi a Washington, sede degli uffici del marito, bensì di continuare a vivere nel South Side di Chicago, per restare fedeli alle proprie origini.

Durante la campagna elettorale per l’elezione di Barack Obama a Presidente degli Stati Uniti d’America si era impegnata a fare campagna elettorale solo per due giorni alla settimana, a stare fuori la notte solo una volta alla settimana, e a essere a casa dalle sue due figlie entro la fine del secondo giorno

Fonte WIKIPEDIA


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