“Corpi minori” – Jonathan Bazzi

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AUTORE: Jonathan Bazzi
TITOLO: Corpi minori
EDITORE: Mondadori
GENERE: Narrativa

TRAMA

I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, meteore, comete, ma in questo romanzo “minori” sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Desiderio che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Come accade al protagonista, che all’inizio della storia ha vent’anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è sicuro, vuole andarsene da Rozzano, percorrere in senso inverso i tre chilometri e mezzo di via dei Missaglia, lasciarsi alle spalle l’insignificanza e la marginalità e appartenere per sempre alla città, dove spera di trovare anche l’amore, che sin dall’adolescenza insegue senza fortuna, invaghendosi di ragazzi tanto belli quanto sfuggenti. In una Milano ibrida e violenta, grottesca e straripante – che sembra tradire le promesse di quiete e liberazione immaginate da lontano –, il protagonista dovrà fare i conti con le derive del desiderio, provando a capire quale sia il suo posto nell’ordine geografico ed emotivo di questi anni irradiati di cortocircuiti tra reale e virtuale, tra immagine ed esperienza incarnata.

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Quando inizia una relazione con un ragazzo più giovane di lui e bellissimo, si sente finalmente dentro il cono di luce dorata della felicità: ama, ed è corrisposto. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l’amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo.


RECENSIONI

“Questa non è la storia di una disfunzione, patologia, è solo una storia, una ruota di possessioni ricorrenti e comuni, di paure che tornano per un motivo, noto, ignoto, e con cui fare i conti, mai una volta per tutte. Il fatto è che non puoi tenere fermo nulla di vivo – è dunque qui che finisce l’infanzia?”

Rozzano e Milano sono i genitori emotivi ed emozionali del protagonista del libro. Un ragazzo che proviene da una famiglia lontana da quella del Mulino Bianco, una madre, un padre ed una sorella che sono tutto fuorché convenzionali. Una famiglia spezzata che, come tutte le famiglie spezzate, partorisce persone spezzate in qualche modo. Lui odia e ama quella Rozzano che lo mette in imbarazzo e che lo tiene ingabbiato. E allora ecco le braccia di una Milano che lo fa sentire più a casa. Comincia così una storia, la storia formativa del protagonista del libro, tra coinquilini, esperienze lavorative più o meno improbabili, corsi di studi iniziati e mai finiti. Lui e la sua voglia di conquista del suo spazio, del suo tempo, la sua ostinata ossessione per la libertà di scelta, di vita, lui e la sua continua lotta contro quella solitudine di cui teme gli abbracci eppure la rincorre sempre. Lui che sogna l’amore ma che non sa come fare, perchè nel proteggersi dalle schegge impazzite fuoriuscite dalla separazione dei suoi, ha tessuto una coltre in cui sa solo soffocare e abbandonare chi si avvicina troppo, ha sviluppato inoltre una mania ossessivo compulsiva che lo porta ad avere paura di stare fermo, anche in un sentimento.
Lui é un felino, con tutti i pregi e tutti i difetti. Nel suo continuo cammino selvatico nel mondo grande importanza hanno persone come Pietro, Dylan ed infine Marius.
Gli é necessario addentrarsi in un amore finto per vedere e imparare l’amore vero. Quell’amore che talmente era atteso da gelarlo quando non svanisce in poco tempo come tutti quelli precedenti. E quel gelo è la strada per maturare, emotivamente, perché stavolta la compulsione verso lo sfacelo e la rottura diventa fiducia nel fare passi avanti…seppur da funambolo.
Un romanzo che narra di crescita, di maturazione e Bazzi, come sempre, non ha peli sulla lingua e si racconta al lettore senza pudore, senza freni, senza paura, ha una lucidità tagliente e la consapevolezza della persona che è con luci e ombre.
Bazzi ha una penna di una onestà spietata eppure affascinante, si racconta come nessuno.
Aveva preso un pezzettino di cuore con Febbre, con Corpi minori ne ha preso un altro…

Consigliatissimo.

©Maria Elena Bianco

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