“Devo essere brava” – Alessandro Q. Ferrari

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FRASI

“Bisogna sempre avere una verità sulla gente e crederci anche quando ti delude, se no si diventa una di quelle persone isteriche che preferiscono farti del male piuttosto che ascoltarti.”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

 

“Le persone muoiono anche quando le ami, per questo è meglio non tenere mai da parte niente di quell’amore o finisce che ti va a male.”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

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“Dobbiamo smetterla di odiare il prossimo perché finisce che così odiamo anche noi stessi. Dovremmo cercare di stare bene, tutti quanti insieme, di aiutarci quando siamo in difficoltà, di regalarci vestiti nuovi e parlarci. Le persone per strada non si parlano, ci sarebbe così tanto da ascoltare.”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

 

– “Fregatene”
“Di cosa?”
“Di quello che ti dicono. Tu hai qualcosa che gli altri non hanno. Tienitelo. È dura, è una vita dura quando hai qualcosa che gli altri non hanno. Hai capito? Ma tu non ascoltare. Tu non lasciare che te lo portino via.”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

 

“Non so cosa siamo, ma con lui non ho bisogno di sognare. È la misura della mia grandezza, l’unico che possa vedermi per quel che sono e farmi compagnia. E volermi bene.”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

 

“Perché sulla maglietta non c’era scritto maglietta per esempio? […] perché tu lo sai che quella è una maglietta, ma è capace che diventi altro. È capace che ti inganni con il profumo di qualcuno o il ricordo di quando l’hai comprata, facendoti credere di essere una cosa diversa. Invece, se ci scrivi sopra “maglietta”, tu lo capisci che è solo una stupida maglietta come tante altre. Non ti frega più. Anche noi persone dovremmo avere scritto addosso chi siamo, così eviteremmo di dimenticarcelo.”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

 

“«Sai a che cosa serve studiare? Serve a te. […] Non alla te di adesso, alla te del futuro. Per quanto le cose possano andarti bene, e non è detto che succeda, arriverà un momento in cui non sarà così. Arriva sempre, per tutti. E allora cosa farai? Quando avrai in testa solo confusione, quando ti renderai conto, magari, di aver sbagliato strada, ma non potrai farci niente e nessuno ti potrà aiutare. Quando non saprai più chi sei e che cosa vuoi. Ecco. È in quel momento che ti servirà aver studiato. E sai a cosa? A fare ordine nella confusione, a rallentarla, ad ascoltare le voci giuste distinguendole da quelle sbagliate. Non dico che senza la scuola non si possa fare, niente affatto, ma è più probabile che tu ci riesca in fretta, prima che sia troppo tardi. Capisci? […]
Pensa alle scarpe. […] Pensa la differenza fra sapere che numero hai e non saperlo. Nel primo caso devi solo scegliere il tipo di scarpa e provarla. Nel secondo caso dovrai prima scoprire il tuo numero, altrimenti qualsiasi modello sceglierai sarà sicuramente troppo stretto o troppo grande e perderai così molto tempo.»”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

 

“C’è l’universo e ci sono le stelle. Non so come fanno gli altri a non vederlo, ma tocca a me aiutarli. Se non lo faccio io chi lo fa?”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

 

“…fuori le persone sono fatte tutte sbagliate, ma dentro se cercano con attenzione trovano il modo di essere giuste.”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

 

“È la cosa peggiore che puoi fare, aspettarti che qualcuno riempia il vuoto che ti affama.”

[Alessandro Q. Ferrari, Devo essere brava]

 

“…a pregarlo uno che deve fare il padre poi lo fa male di sicuro.”

[Alessandro Q. Ferrari – Devo essere brava]

 

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